Pronti a rivoluzionare il mondo (della pasta)? Attraverso un corposo concorso, Barilla sta cercando qualcuno in grado di disegnare nuovi formati di pasta secca.
Così la storica Barilla ha risolto l’emblematica equazione che il mercato richiede: come offrire una nuova esperienza di consumo? Con un nuovo formato della pasta. E come cercare questo nuovo design, pronto a offrire una soluzione alternativa al pubblico, se non chiedendolo proprio al pubblico? Barilla, infatti, ha lanciato la proposta attraverso un concorso pubblicato su Desall.com, con in palio per il vincitore un premio in denaro di 4.000 euro.
Il nuovo formato della pasta che la Barilla richiede dovrà rispondere ad alcune linee guide molto precise ed esigenti, così come riportato sulla piattaforma del concorso: “il nuovo prodotto dovrà rivoluzionare gli aspetti estetici, funzionali e gastronomici che, oltre alle forme, potranno riguardare l’utilizzo di nuove materie prime, per esempio semola di grano duro e semola di grano duro integrale”.
Barilla esige che i nuovi formati siano chiari, definiti e innovativi, nel senso che siano capaci di generare curiosità al momento dell’acquisto e la creatività del consumatore una volta pronto a cucinare la pasta. Nessuna particolare richiesta sul tipo di finitura: la superficie della pasta potrà essere sia liscia sia ruvida ed è possibile immaginare un formato che muti la sua forma durante la cottura.
I desginer dovranno tenere conto inoltre dell’interazione con il condimento: la pasta sarà in grado di trattenere il sugo al suo interno? Che tipi di abbinamenti proponete, carne o pesce? Importante, infine, che per questo concorso non sono ammessi nuovi formati di pasta ripiena e soprattutto l’uso di additivi.
La partecipazione è gratuita e aperta a talenti creativi di qualsiasi nazionalità, dai 18 anni in su. Potrete presentare uno o più progetti e Barilla offre un’ulteriore possibilità a tutti i partecipanti, fissando un compenso di 1.500 euro per l’acquisto della licenza, nel caso interessata, per lo sfruttamento economico dei progetti non riconosciuti come proposte vincitrici.