Unione Italiana Food, basandosi sui dati Nielsen IQ, ha evidenziato come, nel corso dell’ultimo mese, gli italiani abbiano aumentato gli acquisti di pasta dell’11% a volume: si è passati da 13,1 milioni di kg a settimana di febbraio fino ad arrivare a 14,6 milioni di kg a settimana durante gli ultimi 15 anni.
È un vero e proprio record da inizio anno. Secondo quanto rivelato da Unione Italiana Foods, anche nel 2021 è stata confermata la tendenza che, durante il 2020, ha fatto sì che nelle dispense degli italiani entrassero 50 milioni di pacchi di pasta in più.
Durante il 2020 i picchi di acquisti si sono concentrati nei mesi di marzo e ottobre-novembre, quindi durante le fasi più dure dei lockdown (probabilmente anche per le folli corse agli accaparramenti che hanno svuotato gli scaffali dei supermercati).
Tuttavia gli italiani continuano ad acquistare pasta anche durante le settimane di zona rossa e arancione, anche se non c’è più la corsa sfrenata (e insensata a dire il vero) a fare scorta.
Alla luce di questi dati, i pastai di Unione Italiana Food, grazie a Pasta Discovery, la loro nuova campagna, hanno deciso di consigliare agli italiani quali siano i metodi più ecosostenibili per cuocerla al dente: in questo modo si potrebbero risparmiare 80-100 litri di acqua a testa all’anno.
Se poi si applica la cottura passiva, cioè la pasta che cuoce indirettamente a fuoco spento o si usa la pentola a pressione, con la pasta che cuoce insieme al sugo, ecco che si potrebbe riuscire a risparmiare qualcosina anche su gas e corrente elettrica.
Ricordiamo, poi, che anche nel Made in Italy resistono le esportazioni di pasta e riso nostrani, nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia da Coronavirus.