Passereste un mese in tenda a Oslo per comprare del vino di Borgogna?

Un mese intero al freddo per la speranza di riuscire a mettere le mani su qualche bottiglia della Borgogna: in Norvegia è praticamente una tradizione.

Passereste un mese in tenda a Oslo per comprare del vino di Borgogna?

Badate bene – il mese in questione è gennaio. Non aprile, quando magari l’aria tiepida della primavera inizia a insinuarsi tra le maglie dell’inverno; non agosto, che d’altronde sarebbero capaci tutti: gennaio, a Oslo, per strada, in una tenda – il tutto per riuscire a mettere le mani su del vino di Borgogna. La cosa più interessante? Si tratta di una tradizione – se così vogliamo definirla, che d’altronde gli attributi della “tradizione” ci sono tutti – che si ripete da anni. Ma perché?

Semplice – per soddisfare una passione, naturalmente, ma anche e soprattutto a causa delle particolari legge locali sulla vendita di alcolici. Ve la facciamo semplice: in Norvegia vige un regime di monopolio. L’unica azienda autorizzata a vendere alcolici con una gradazione alcolica superiore al 4,75% è la Vinmonopolet, spesso abbreviata semplicemente in Polet, di proprietà dello stesso governo.

Il primo di febbraio il governo norvegese “lancia” le nuove etichette della Borgogna secondo il collaudatissimo sistema del “chi prima arriva meglio alloggia”, obbligando di fatto gli appassionati di vino a presentarsi il prima possibile per riuscire ad accaparrarsi, per esempio, una singola bottiglia di Domaine de la Romanée-Conti o Domaine Armand Rousseau. Il risultato? C’è chi già a Capodanno si piazza davanti alle enoteche con tanto di tenda e sacchi a pelo. Al cuore, insomma, non si comanda.

Un mese a -20 gradi per una bottiglia di vino

vino

Altro particolare dettaglio che rende ancora più notevole la tenacia dei nostri protagonisti è il fatto che le etichette disponibili per l’acquisto vengano rese note solamente una settimana prima del fatidico primo di febbraio – il che significa che in molti trascorrono intere settimane al freddo dell’inverno norvegese per poi scoprire che quell’etichetta che tanto desideravano semplicemente non è disponibile.

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Come anticipato c’è chi ha deciso di piazzare la tenda addirittura a Capodanno: si tratta di Henrik Malme e Leonhard Spidsø, che hanno dormito e vissuto davanti a un’enoteca per un mese intero, approfittando dei bar vicini per mangiare e scaldarsi. Malme, in particolare, ha documentato l’intera impresa sul proprio profilo Instagram: “Trentun giorni leggermente freschi in strada” ha scritto. “Cosa non si fa per un po’ di succo d’uva!”.

La storia dei due impavidi appassionati di vino è stata confermata anche da chi, invece, sedeva al caldo in enoteca: “I primi campeggiatori hanno trascorso un mese all’aperto ed è stato un periodo molto freddo, con temperature fino a -20 gradi” ha spiegato Arnt Egil Nordlien, product manager per i vini pregiati e le aste di Vinmonopolet. “C’erano persone che dormivano fuori da tutti i nostri 12 negozi, tranne quello di Bodø, dove il tempo era così freddo e ventoso che la polizia si è rifiutata di far rimanere qualcuno all’aperto”.