“La più grande frode alimentare mai scoperta in Italia”. Così commentano gli inquirenti il caso Petti, la popolare azienda che produce passate di pomodoro (spacciato per) italiano al 100%, ma che in realtà di italiano non ha nulla.
Quella di Petti – spiega il colonnello Luigi Cortellessa ai colleghi di Fanpage.it – è una “vera e propria truffa” che negli stabilimenti del Livornese imbottigliava prodotti ottenuti dalla trasformazione di pomodori provenienti dall’estero, precisamente da Paesi extra Ue.
Ovviamente non si tratta di un reato utilizzare pomodori non italiani (e ci mancherebbe) il problema è che Petti li vendeva come se, invece, fossero al 100% italiani o toscani, con tanto di dicitura in etichetta.
L’indagine dei Carabinieri – che hanno sequestrato oltre 4 mila tonnellate di prodotti finiti e semilavorati – nasce nell’ambito di un controllo del settore della filiera agroalimentare.
L’accusa per l’azienda Petti – che coinvolge la proprietà ma anche dirigenza aziendale, contabile e parte esecutiva – è di concorso in frode in commercio. Sembra che la frode andasse avanti da almeno un mese.
Fonte: Fanpage.it