Pasqua vegana? Anche no. A dirlo è un’indagine realizzata da Coldiretti/Ixe’ e presentata in occasione dell’iniziativa ‘Qualità e origine in tavola’ organizzata insieme al Codacons.
Nonostante vegetariani e vegani siano in costante aumento anche nel nostro Paese (rispettivamente il 6,2% e l’1% della popolazione, secondo l’Eurispes), evidentemente in pochi, alla prova dell’agnello con contorno di patate al forno, sono disposti a rimanere fedeli ai loro propositi alimentari.
Secondo l’indagine, infatti, solo il 3% degli Italiani sceglierà un menu senza carne, mentre l’80% mangerà i piatti previsti dalla tradizione a base di carne, salumi, uova e formaggi. Già, il richiamo della tradizione. E la difficoltà a spiegare alle nonne che la nostra dieta non prevede alimenti di origine animale (“Ma tesoro mio, cosa vuoi che sia un po’ di ragù? In fondo è sugo di pomodoro!”).
Anche le diete, c’era da aspettarselo, vengono sospese nel periodo pasquale: solo il 5% opterà per un menu light, e sempre il 5% mangerà alimenti senza glutine o saccarosio.
Per loro (vegetariani, vegani, salutisti e intolleranti) resta comunque l’opzione dell’insalata di rinforzo, immancabile in ogni pranzo di Pasqua che si rispetti.
[Fonte: Ansa]