Che sarà una Pasqua più cara del solito l’avevamo già intuito (non che ci fosse bisogno della sfera di cristallo per capirlo). La domanda, a questo punto, è una sola: quanto più cara? Beh, secondo le stime di Casartigiani Verone le famiglie italiane dovranno sborsare circa 300 euro in più rispetto allo scorso anno, a causa – come ormai potrete immaginare – “alla drammatica guerra Russia-Ucraina che sta devastando il ‘granaio d’Europa’” e che di fatto va a sommarsi ai costi della bolletta e agli ultimi due anni di pandemia.
L’associazione stima infatti un ulteriore aumento del 10% per il prezzo della pasca, +38% per la farina di grano tenero e addirittura +100% per la farina di grano duro. E questi sono solamente gli ingredienti base, a cui il consumatore deve aggiungere i rincari relativi ai trasporti e agli imballaggi vari e soprattutto il caro energia per l’utilizzo di forni e altri macchinari. Aumento del costo dell’energia che, di fatto, spaventa i professionisti che lavorano con forni e frigoriferi a piena potenza tutto il giorno molto più dei rincari alle materie prime.
Il risultato? Le famiglie si adeguano e acquistano meno, e le imprese si trovano ancora più in difficoltà. “La situazione è difficile e gli artigiani ritengono che la misura del credito d’imposta non sia efficace” ha commentato il Presidente di Casartigiani Verona Luca Luppi. “Saranno festività un po’ sottotono per tante famiglie che non rinunceranno a passare dei momenti spensierati con i propri cari, ma di certo staranno molto più attente quando si tratterà di mettere mano al portafoglio”.