Ricorderemo Pasqua 2020 per averla trascorsa in “quarantena“, nei giorni del Coronavirus. Sì sapeva già, direte voi, e se su queste pagine abbiamo evitato di scrivere rumors e anticipazioni riguardo alla proroga della chiusura di ristoranti, bar e pub, l’ufficialità è appena arrivata attraverso le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha appena parlato in diretta televisiva (e social, come nel suo stile).
“Il nostro Paese sta affrontando una fase acuta dell’emergenza e non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto”, ha annunciato, ricordando l’ammontare dei caduti di questa pandemia aggiornato ad oggi, 1 aprile: 13.105 decessi. “Una ferita che non potremo colmare”.
Le attuali misure, dunque, sono prorogate fino al 13 aprile compreso. “Se smettessimo di rispettare le regole e iniziassimo ad allentare le misure tutti gli sforzi fatti sarebbero vani: oltre al costo economico e sociale che stiamo affrontando, saremmo costretti a ripartire di nuovo”, ha aggiunto Conte. “Un doppio costo ” che non ci possiamo permettere.
Mentre il mondo della gastronomia si domanda che ne sarà di ristoranti e locali dopo la chiusura per pandemia fino a data da destinarsi (è ormai palese che le attività ristorative saranno tra le ultime a riaprire nel processo di ritorno alla normalità), il Governo decide, ancora una volta, di anteporre la salute degli italiani, nonché il sistema sanitario nazionale, a ogni conseguenza economica sarà necessaria affrontare.