Dimenticatevi tavolate chilometriche imbandite di ogni ben di dio e affollate dai parenti: quest’anno il pranzo pasquale sarà ben diverso rispetto a quanto siamo abituati, molto più “striminzito” in tutti i sensi. Secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani durante l’emergenza coronavirus, a pranzo, in media, ci si siederà a tavola in tre.
“Se in quasi 1 casa su 3 (29%) si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una Pasqua in coppia, nel 47% delle abitazioni il pranzo vede riunite da 3 a 4 persone. C’è poi una fetta del 9% della popolazione che, per forza o per scelta, festeggia da sola, magari collegandosi in videochiamata con parenti o amici”.
In meno seduti a tavola, e pure il menù sarà “light”: la spesa complessiva per il pranzo di Pasqua – fa sapere Coldiretti – è in media di 41 euro, con un calo del 27% rispetto allo scorso anno.
Con la chiusura forzata al pubblico di ristoranti, trattorie e agriturismi e le limitazioni imposte dall’emergenza le famiglie hanno fatto scorte di pasta, carne, farina, uova, lievito e tutti gli ingredienti per lavorare tra i fornelli impiegando in media un’ora e mezza per mettere in tavola il pranzo di Pasqua.
E Coldiretti ha calcolato anche il tempo che si trascorrerà a tavola per il pranzo pasquale: la metà degli italiani resterà seduto da 30 minuti a un’ora, mentre 1 su 4 fino a 2 ore prima di alzarsi dalla sedia per una “passeggiata digestiva” (non fuori casa o nei parchi, ma dal salotto alla camera da letto e ritorno).
Per sostenere il lavoro e l’economia del territorio nazionale l’85% degli italiani ha deciso di scegliere ingredienti Made in Italy acquistati nei supermercati, dove si è registrato un tempo di attesa medio in fila di 22 minuti ma con picchi anche di oltre un’ora, secondo l’analisi della Coldiretti/Ixe’.