Ma lo Stato Italiano non era laico? Beh, sì, tecnicamente si considera tale, anche se nella Costituzione non è che viene proprio esplicitato. L’articolo 1 della Costituzione, infatti, recita “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, non dice, “L’Italia è una Repubblica democratica, laica…”. Nonostante questo, però, fa un po’ strano sentire un ministro del supposto Governo laico dire che ha scelto di far iniziare di domenica un progetto sconti come quello del “carrello tricolore” in quanto lui crede in Dio.
Per carità, nulla di male, una data la si doveva pur scegliere. Però, forse forse, per uno Stato che, de facto, si reputa laico, magari si poteva scegliere un’altra motivazione.
Come funziona il carrello tricolore?
Dopo lunghe, lunghissime trattative, il Governo è finalmente riuscito a trovare un accordo in merito al promesso trimestre anti-inflazione. In pratica da domenica 1 ottobre, grazie agli sconti del progetto “carrello tricolore”, dovremo forse spendere di meno facendo la spesa.
Giorgia Meloni, messi da parte per un attimo i commenti sugli spot pubblicitari, durante la sigla con le imprese che si è tenuta a Palazzo Chigi ha spiegato che si parla di tre mesi di sperimentazione per “calmierare i prezzi dei prodotti di largo consumo”.
La sigla è stata, per qualche motivo, trasformata in una sorta di show. È stato infatti allestito una sorta di podio con tanto di tabellone con il logo del carrello tricolore. Poi, uno alla volta, hanno sfilato i rappresentati delle varie associazioni di categoria per fare una firma ricordo (un po’ come si fa sull’annuario della scuola, sulla maglietta della fine delle vacanze di gruppo, sul gesso degli infortunati…).
Meloni ha spiegato che se questo progetto funzionerà bene, lavoreranno tutti quanti per prolungare l’iniziativa. Ha poi messo le mani davanti specificando che hanno dovuto lavorare con risorse limitate per poter sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. Nell’ordine hanno:
- agito sull’energia (ma i TG adesso non ci stanno tutti dicendo che aumenteranno di nuovo le bollette?)
- tagliato il cune contributivo
- aumentato l’assegno unico per i figli
- tagliato l’IVA sui prodotti per la prima infanzia
- aumentato le pensioni
- rivalutato le pensioni minime
- lanciato la carta Dedicata a te per l’acquisto di beni alimentari (la famosa card con la quale puoi comprare lo zucchero, ma non il sale), allargata poi anche ai carburanti (le cui accise, però, rimangono lì dove sono)
Sulla questione è intervenuto anche il ministro Urso che, come promulgatore dell’iniziativa, ha voluto specificare che è “importante che inizi domenica e che comprenda l’intero periodo natalizio” in quanto bisogna anche “onorare una festività religiosa a cui siamo particolarmente attenti”. Ok, dunque si parte di domenica a causa del credo religioso del ministro? La laicità dello Stato è andata momentaneamente in vacanza?
Francesco Lollobrigida, ministro della Sovranità alimentare e tutte cose, ha poi riferito che tale iniziativa funzionerà solo se le filiere riusciranno a sostenere il sistema (che di sicuro saranno felicissime di vedersi scaricare preventivamente addosso il possibile insuccesso della manovra).
Il fatto è, però, che non tutte le imprese e le parti della filiera hanno aderito al protocollo, alcuni si sono limitati solamente a firmare una lettera di intenti. Il che vuol dire che alcune aziende produttrici potrebbero comunque decidere di alzare i prezzi nel corso del trimestre di prova. Se accadesse questo i costi, rispetto ai prodotti in promozione o a quelli a prezzi calmierati, finirebbero col ricadere dulla GDO, vanificando così gli accordi.
Ricordatevi anche che i punti vendita, sia negozi al dettaglio che della GDO, che aderiscono al progetto esporranno un cartello con il carrello tricolore. Se non vedete il cartello, vuol dire che non aderiscono.