Il packaging del Parmigiano Reggiano a peso variabile (cioè, per intenderci, quando la forma intera viene tagliata in parti più piccole che poi vengono confezionate singolarmente e vendute nei vari banchi gastronomia) ha un problema: è troppo simile agli altri. Addirittura, da una recente ricerca redatta da Ipsos è emerso che 4 consumatori su 10 non riescono a individuare a un primo sguardo i plus del prodotto e quindi a distinguere tra i vari tipi di formaggi (primo sguardo che di fatto, nei frenetici tempi odierni, è sovente sentenza di vita o morte).
Ne deriva che evidentemente le confezioni in questione non sono abbastanza esplicite: a tal proposito, il Consorzio Parmigiano Reggiano ha lanciato a Cibus un nuovo progetto che, per l’appunto, ambisce a rendere immediatamente riconoscibile il prodotto al momento dell’acquisto. Si tratta, nello specifico, di un sistema di packaging che mette in bella mostra il logo e una serie di bollini corrispondenti alle principali caratteristiche del formaggio, e che prevede inoltre l’affissione di un’ulteriore etichetta triangolare sulla pellicola del prodotto al banco gastronomia. Queste nuove etichette riporteranno il logo del Parmigiano Reggiano, permettendogli di spiccare, forniranno ai consumatori informazioni circa la stagionatura, e ribadiranno il claim dell’essere 100% naturale e senza conservanti.