A seguito della puntata di Report e annesse polemiche, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha deciso di cambiare statuto. Ma alla fine, nonostante tutto, Nicola Bertinelli rimane comunque il presidente.
Che detta così non si capisce molto, soprattutto se non avete seguito la summenzionata puntata di Report. Per questo motivo è bene fare un piccolo recap della vicenda. Nella puntata di Report in questione veniva sottolineato il fatto che l’azienda di famiglia del presidente dei produttori di Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli per l’appunto, produceva dei formaggi assai simili alla Dop.
La cosa aveva suscitato non poche polemiche, tanto che il Consorzio aveva deciso di modificare gli articoli 27 e 37, quelli inerenti la produzione di formaggi che appartengono alla stessa categoria merceologica del Parmigiano Reggiano (e quindi potenziali concorrenti) da parte degli amministratori del Consorzio.
Questi articoli hanno lo scopo di proteggere la produzione del Parmigiano Reggiano impedendo che nell’organo di governo del Consorzio ci siano membri in conflitto di interessi con la Dop. Ai sensi degli articoli 27 e 37, il Consiglio ritiene i formaggi con stagionatura superiore a 6 mesi comparabili e quindi concorrenti al Parmigiano Reggiano.
Pertanto è vietato produrre altri formaggi che superino la stagionatura di 6 mesi, pena la decadenza da consigliere.
Durante la trasmissione di Rai Tre, il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli era proprio stato accusato di aver violato tale norma in quanto la sua azienda produce effettivamente un altro formaggio stagionato al di sopra dei 6 mesi. Il formaggio in questione è il “Senza”, formaggio di filiera a pasta dura stagionato 23 e 36 mesi.
Tuttavia questo formaggio viene prodotto non con caglio animale, come succede col Parmigiano Reggiano, bensì con caglio vegetale. Durante le ultime due settimane (la puntata in questione è andata in onda lo scorso 3 gennaio), Bertinelli si era autosospeso dalle sue cariche in attesa della decisione del Consorzio.
Alla fine di tutta questa polemica, però, il Consorzio ha stabilito che il “Senza” non appartiene alla stessa categoria merceologica della Dop Parmigiano Reggiano e quindi Bertinelli può tranquillamente continuare a produrlo e a mantenere contemporaneamente la sua carica di presidente del Consorzio. Quindi, alla fine della fiera, tanto rumore per nulla.