Si è spento a 83 anni Calisto Tanzi, fondatore dell’impero Parmalat. Fondò il marchio nel pieno del boom economico degli anni Sessanta a Collecchio, in provincia di Parma, e lo costruì declinandone la crescita su due intuizioni: l’impiego del tetrapak nelle confezioni che il trattamento Uht, che in un certo senso ‘brevetta’ il latte a lunga conservazione.
Parmalat appare così in televisione, figura sulle auto di Formula Uno e sulle maglie del Palmeiras prima e dell’Avellino poi, per poi prendersi il suo spazio anche sulla divisa del Parma negli anni dei successi europei. Nel corso della sua crescita, tuttavia, è poi emersa l’amara verità: l’impero poggiava su piedi d’argilla, e in un giorno tra il Natale e il Capodanno del 2003 Calisto Tanzi viene arrestato con l’accusa di falso in bilancio. Il valore del marchio si azzera, i bond diventano carta straccia.
Tanzi venne condannato a 18 anni di reclusione e perde il titolo di Cavaliere, revocato dal presidente della Repubblica, ma nel tempo le sue condizioni di salute precarie lo allontanano dal carcere e lo avvicinano all’ospedale e agli arresti domiciliari. Calisto Tanzi, infine, si è spento il primo dell’anno in un ospedale della sua città.