Papa Francesco offre il pranzo a 1.500 poveri, ma senza carne di maiale nel menu per permettere di poter partecipare anche alle persone a cui la religione vieta di mangiare carne suina. Tutto è accaduto durante la Giornata Mondiale dei Poveri: il Papa ha prima tenuto la Messa e poi ha partecipato al pranzo offerto a 1.500 poveri.
Durante la Messa in San Pietro, Papa Bergoglio ha sottolineato come, nella nostra smania di correre e di conquistare tutto e subito, dà fastidio chi rimane indietro. E costoro vengono giudicati alla stregua di scarti: quante persone anziane, nascituri, disabili e poveri sono ritenuti inutili? Il Papa ha poi spiegato che si va di fretta, senza preoccuparsi che le distanze aumentano in un mondo dove la bramosia di pochi accresce la povertà di molti.
Alla fine della Messa, poi, si è tenuto un pranzo nell’Aula Paolo VI in Vaticano. Al pranzo sono stati invitati 1.500 poveri. Prima di iniziare a mangiare il Papa ha dato la sua benedizione, chiedendo a Dio di benedire questa riunuone di amici, questo pranzo e le famiglie, augurando poi a tutti “Buon pranzo”.
Per permettere a tutti, indipendentemente dalla loro religione, di poter mangiare ecco che, durante il pranzo, è stato servito un menu senza carne di maiale. Nel menu ufficiale, infatti, erano previste le lasagne alla bolognese, ma con sugo fatto senza carne di maiale. E’ stato appositamente scelto un menu halal, senza maiale, per consentire anche agli islamici presenti di mangiare.
Monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, ha specificato a inizio pranzo che nel menu non c’era carne di maiale in modo che tutti gli ospiti potessero mangiare tranquillamente.
Un gesto di cortesia e inclusione come questo ha, purtroppo, innescato le solite polemiche, le stesse che erano sorte con i tortellini senza carne di maiale a Bologna. Molti presunti cattolici (a questo punto cattolici solo di nome, non di fatto) hanno criticato la scelta del menu e la scelta del Papa e dei suoi collaboratori, con le solite frasi fatte (quelle adattabili ad ogni circostanza analoga): “prima gli italiani”, “prima i cattolici”, “prima le lasagne alla bolognese con il sugo di maiale” e via dicendo, scordandosi a quanto pare che cosa voglia dire effettivamente essere cristiani e cattolici.