Ha destato non poco scalpore la foto pubblicata su TPI e commentata da Selvaggia Lucarelli: il generale Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, è stato ripreso mentre mangiava insieme ad alcuni politici umbri all’interno di una struttura ospedaliera. Un buffet al chiuso, nientemeno, mentre consumare al ristorante era (ed è tutt’ora, è da domani che si torna, volendo, a mangiare tra le mura) concesso solo all’aperto.
La notizia risale a venerdì 28 maggio: il generale Figliuolo è arrivato a Perugia, insieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, per verificare che la campagna vaccinale prosegua con successo all’interno della struttura ospedaliera, il CREO. Misurazione della febbre all’ingresso, poi un breve incontro e l’inaugurazione della nuova terapia intensiva. Data l’importanza dell’evento, c’erano altri volti di spicco, come anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e la task force regionale.
Dopo il momento cerimoniale, arriva l’ora del pranzo: il pasto è stato preparato dal servizio mensa dell’ospedale, quindi tutto in regola. Ma viene allestito nel corridoio del Creo, al chiuso quindi. Le foto scattate mostrano infatti un buffet servito a una decina di persone, all’interno della struttura. L’Azienda ospedaliera ha già prodotto una relazione interna con cui evidenzia come il pranzo sia durato tre quarti d’ora, per ospiti invitati (60 gli inviti, meno i presenti). Il luogo è stato scelto appositamente per garantire un’adeguata areazione naturale, in uno spazio comunque molto ampio e servendo i piatti nel rispetto dei protocolli. Parliamo, inoltre, di persone che sono state tutte, molto probabilmente, vaccinate.
Ma forse molti ristoratori che hanno visto il proprio locale chiuso per diverso tempo, vorrebbero capire meglio il discorso: davvero non c’era un altro posto, all’aperto, in cui organizzare il buffet?