E chi se l’aspettava: il panettone artigianale elogiato dal New York Times, che si prende la briga di spiegare come il più classico dolce natalizio italiano sia diventato una vera ossessione per fornai e pasticcieri americani.
Insolito il motivo dell’innamoramento oltreoceano: il panettone è molto difficile da preparare.
Cosa che di per sé non è una novità, perfino un super pasticciere come Iginio Massari lo definisce “il più difficile dei lievitati”.
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Lo sanno bene le schiere di fornai casalinghi che negli ultimi anni si sono cimentati con la preparazione casalinga del panettone: tutto ciò che può andare storto di solito va storto. Dal riscaldamento eccessivo dell’impasto all’incorporazione sbagliata del burro, dall’inserimento affrettato delle uova a una bizza improvvisa del lievito madre, non per niente ribattezzato “cavallo pazzo”.
L’Everest dei prodotti da forno è insomma croce e delizia, anzi, secondo il New York Times la consistenza è la vera sfida per i maestri fornai americani. Ma in caso di riuscita riesce a dare enormi soddisfazioni.
Roy Shvartzapel, un fornaio di San Francisco, è venuto direttamente in Italia, da Iginio Massari, per imparare l’arte del vero panettone artigianale:
“Al di fuori degli Stati Uniti, il panettone è un mercato multimilionario, perché non può esserlo anche qui?”. Una volta tornato in California, Shvartzapel ha iniziato a fare i panettoni e a incartarli nel suo appartamento californiano, caricandoli poi nel bagagliaio dell’auto per venderli a 50 dollari l’uno.
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Oggi ha avviato una collaborazione con una grande catena di lievitati di San Francisco, spostando la produzione nei locali di oltre 3000 metri quadri della catena.
Dino Borri, vice-presidente di Eataly Usa, conferma all’Ansa il boom di vendite: “Quando abbiamo cominciato ad aprire i nostri negozi otto anni fa ci dicevano che era un prodotto che non si vendeva. Il primo anno abbiamo venduto tutti i 20 mila panettoni ordinati. Quest’anno ne abbiamo ordinati un 40% in più in totale in tutti i negozi. E a Los Angeles sono già andati esauriti”.
[Crediti | New York Times, Ansa]