Si torna a parlare di pane perché i fornai hanno deciso di prendere delle decisioni drastiche per contrastare il caro bollette: molti di loro, infatti, sono costretti a ridurre la produzione e il numero dei clienti.
Ma non solo i fornai: ristoratori, baristi, pasticceri e commercianti di tutta Italia non possono fronteggiate le bollette di luce e gas che stanno arrivando, motivo per cui sono obbligati a mettere in atto dei cambiamenti notevoli delle loro abitudini.
Se per i ristoratori questo vuol dire cambiare il menu, evitando piatti che richiedono cotture prolungate o proponendo menu con piatti preparati in base a ciò che riescono ad acquistare giornalmente come materie prime (in modo da non dover stoccare in frigo e nei freezer grossi quantitativi di ingredienti per risparmiare sul numero dei congelatori accesi), ecco per i fornai le cose sono un po’ diverse.
Antonio Tassone, presidente nazionale di Assopan, ha spiegato che molti fornai hanno deciso di ridurre sia la produzione che il numero dei clienti. Questo vuol dire che produrranno meno pane e che taglieranno il numero di supermercati e mense (sia scolastiche che ospedaliere) che solitamente rifornivano.
Tassone fa poi i conti: per ogni ora di lavoro, un fornaio adesso spende 25 euro di gas, che significa 200 euro al giorno per 8 ore di produzione. Per poter rientrare nei costi, dovrebbero aumentare il prezzo del pane a tal punto che nessuno lo comprerebbe più. Per esempio, nella sua città, Catanzaro, il prezzo di un chilo di pane comune dovrebbe passare da 3,60 euro a 5,20 euro per rientrare nei costi. Cosa infattibile.
Tassone rivela, poi, che alcuni fornai hanno voluto fare anche dei gesti provocatori. Una fornaia di Salerno ha deciso di vendere ai clienti un kit per fare il pane a casa, invitandoli a metterci loro gas e luce. Tassone avverte poi tutti: fra 15 giorni, se continuerà così, saranno costretti a sospendere l’attività. E ribadisce che non è un ricatto: se non gli verranno dati i ristori, semplicemente non avranno soldi per continuare a tenere aperte le attività.