Cia – Agricoltori Italiani ricorre in appello al Consiglio di Stato con l’obiettivo di fare in modo che la produzione di pane rientri tra le attività agricole e beneficiare, di conseguenza, dello stesso regime fiscale dedicato; quando invece è stata esclusa dalla sentenza del Tar del Lazio n° 4916/2021.
In assenza dell’applicazione del regime fiscale riservato agli agricoltori, ovviamente, agli operatori impiegati nella filiera del pane devono sottostare a una tassazione ben più gravosa, che è stabilita per le attività commerciali in generale. Cia, però, non ha alcun dubbio, e con l’assistenza dei professori Antonello Madeo e Giampaolo Austa ha ribadito che il cambiamento di cui sopra è necessaria alla sopravvivenza del settore (e, chiaramente, lo è in particolare per le imprese più piccole).
“Ora confidiamo che il Consiglio di Stato possa condividere i nostri motivi di appello impedendo l’equiparazione, dal punto di vista fiscale, dei panificatori imprenditori agricoli e di quelli commerciali che sono, invece, due categorie distinte e non paragonabili da nessun punto di vista”, ha concluso Cia.