Non è mai troppo tardi evidentemente, almeno a giudicare dall’intraprendenza di un arzillo ottantenne che è stato scoperto a Palermo mentre gestiva un bar abusivo, che ovviamente la polizia ha sequestrato.
Il tutto avveniva nel quartiere Zen (acronimo di Zona Espansione Nord), all’interno di uno scantinato sistemato alla bell’e meglio e arredato come una vecchia taverna di montagna, con centinaia di suppellettili, cianfrusaglie e memorabilia appesi alle pareti.
All’interno del “pub” improvvisato sono stati ritrovati due banconi frigo e tutto l’occorrente per servire da bere: bicchieri e bottiglie di alcolici vari, vino, birra e amari. L’ottantenne, un ex dipendente dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, non aveva alcuna autorizzazione a svolgere la vendita e la somministrazione di alcolici e bevande, e oltretutto continuava a lavorare nel suo bar improvvisato in palese violazione delle normative per contenere la pandemia di Coronavirus.
Quindi le accuse nei suoi confronti si sono moltiplicate, e comporteranno una sanzione presumibilmente compresa tra le 4 mila e le 24 mila euro. Nel frattempo, il pub dello scantinato del quartiere Zen è stato sequestrato dalle autorità, così come lo sono stati tutti gli oggetti con cui l’ottantenne aveva arredato il suo piccolo angolo di somministrazione abusiva.
[Fonte: La Sicilia]