Secondo le ultime previsioni la produzione di mango del Pakistan dovrebbe crollare di circa il 50%: il raccolto annuale, infatti, è stato gravemente colpito da una prolungata carenza d’acqua e ondate di caldo anomalo, con il sud del Paese che ha superato i 50 gradi Celsius. Un’emergenza, quella legata all’imperversare di temperature insolitamente elevate unite a condizioni di siccità, che di fatto sta coinvolgendo anche l’India e la stessa Italia.
“L’ondata di caldo ha devastato i raccolti” ha commentato a tal proposito Waheed Ahmed, capo della Pakistan Fruit and Vegetable Exporters, Importers and Merchants Association. “Siamo improvvisamente passati da marzo, quando le temperature si tenevano sui 28 o 29 gradi, agli attuali 42”. Un balzo che di fatto si è abbattuto sugli alberi di mango proprio nel momento della fioritura e che, unito alla carenza di risorse idriche, ha finito per compromettere pesantemente la produzione complessiva. “Quando il frutto non maturo è pronto, richiede acqua che lo aiuti a raggiungere una buona dimensione” ha spiegato il coltivatore e appaltatore Gul Hassan a Tando Allah Yar, nella provincia meridionale del Sindh “ma qui non c’è acqua”.
Il Pakistan è il quinto produttore mondiale di mango dopo India, Cina, Thailandia e Indonesia con una produzione media di circa 1,8 milioni di tonnellate – numeri che quest’anno, nella più ottimista delle previsioni, verranno dimezzati.