In provincia di Padova succede che una gastronomia chiude, si trasferisce e insulta i clienti tramite un cartello lasciato in bella vista sulla vetrina. E’ accaduto a Mortise: la pagina Facebook Arcellatown ha condiviso il cartello e la notizia poi si è diffusa fino ad arrivare anche su PadovaToday e su Il Messaggero.
Tutto è accaduto il 4 gennaio: gli abitanti di Mortise, passando davanti al negozio chiuso, si sono ritrovati di fronte a un cartello assai insolito, pregno come era di insulti.
Solitamente quando un’attività chiude e si trasferisce, vengono apposti cartelli dove si forniscono indicazioni sul luogo della nuova apertura e si ringrazia la clientela. Ma i gestori della rosticceria di Mortise avevano idee tutte loro. Il cartello inizia in modo abbastanza tradizionale: “Finalmente è arrivato il 2020: ci trasferiamo a Reschigliano”. Fin qui nulla da eccepire, ma è dopo che il cartello rivela tutto il suo livore.
I gestori continuano dicendo che ovviamente il numero di telefono è cambiato, ma non lo comunicheranno al paese di Mortise, definito dai proprietari come un “paese di m***a”. Il cartello termina poi fornendo la data dell’inaugurazione e concludendo che non torneranno più in questo paese “de…”. Ok, concetto chiaro.
Gli abitanti di Mortise non hanno proprio gradito essere definiti persone di “emme” e sulle varie pagine Facebook del paese hanno manifestato tutto il loro disaccordo. Se si va sulla pagina Facebook di Sei di Mortise se… diverse persone spiegano di essere andate a mangiare la loro cucina e di non essersi trovati bene, al punto di non volerci tornare una seconda volta.
Non mancano gli abitanti che avvertono i gestori: bisogna saper cucinare e stare a contatto con il pubblico in un lavoro del genere. Qualcun altro, poi, li avvisa: a Reschigliano non gli andrà di certo meglio.
Alain Luciani, consigliere comunale, è particolarmente amareggiato dall’accaduto: essendo lui stesso un commerciante e avendo un’attività nella medesima via capisce perfettamente le difficoltà di chi avvia un’attività e non ne vede i frutti. Tuttavia rammenta che la rosticceria era aperta solamente da 5 mesi e in tale lasso di tempo è impossibile vedere dei profitti. In ogni caso, per quanto l’attività sia andata male, non è lecito offendere clienti, residenti e l’intera comunità. Per questo motivo Luciani vuole che i gestori facciano le loro scuse a Mortise e ai suoi abitanti.
[Crediti Foto | Facebook – Arcellatown]