Si inizia a escludere l’ipotesi legata alla salmonella nel caso del bimbo di dodici anni ricoverato in ospedale a Ravenna dopo aver mangiato un ovetto Kinder. Dopo i casi internazionali di contaminazione da salmonella in seguito al consumo di alcuni prodotti a marchio Kinder, che avevano portato alla chiusura dello stabilimento Ferrero di Arlon, in Belgio, e al ritiro dal mercato di diversi prodotti di cioccolato, anche in Italia era scoppiato l’allarme dopo che un bambino aveva accusato sintomi come crampi addominali, diarrea e febbre e aveva dichiarato di aver da poco mangiato un ovetto di cioccolato. Immediatamente i medici avevano pensato a una possibile salmonellosi, sia per lui che per la sorella, che aveva accusato gli stessi sintomi in maniera più lieve.
Così erano scattati i controlli, e i Nas avevano sequestrato gli ovetti rimasti nella stessa confezione di quello consumato dal dodicenne. Dalle analisi, però, non è comparsa nessuna traccia di salmonella, quindi forse gli ovetti di cioccolato possono essere scagionati, almeno per il momento.
Di certo si è trattato di una faccenda davvero complessa da gestire per la Ferrero, che si è trovata con uno dei più grossi scandali alimentari degli ultimi tempi proprio sotto le festività pasquali, quando le uova di cioccolato fanno registrare i record di vendite per le aziende dolciarie. E se fosse stato confermato anche il caso italiano, la situazione sarebbe ancora peggiorata.