Sessantadue euro per una granita, tre caffè e tre toniche in un locale di piazza della Libertà, in quel di Ostuni: troppi? O il fascino della nota località turistica pugliese regge il prezzo? Difficile dirlo, anche se per il per il nostro protagonista – colui che essenzialmente ha dovuto tirare fuori il portafoglio, per intenderci – non c’è alcun dubbio: si tratta di una truffa bell’è buona, specialmente dal momento che il conto è stato presentato senza scontrino fiscale. Ma riavvolgiamo un poco il nastro: il protagonista della vicenda è un cittadino di Brindisi che, colpito dall’inaspettata mole economica del conto in questione, non ha esitato a intavolare una protesta contro il proprietario del locale arrivando anche a minacciare denuncia – un prospetto che ha spinto lo stesso titolare a ritrattare sul conto, abbassandolo fino a 32 euro.
Il tutto è stato documentato con un post su Facebook dello stesso protagonista: “Devo dire ai grandi esercenti pugliesi che questa è la situazione di Ostuni now!” si legge. “2 caffè brindisini con ghiaccio e latte di mandorla, 1 caffè della casa, granita ai frutti di bosco e 3 acqua tonica con granita di limone. Il primo scontrino (non fiscale) era di 62euro… Dopo la discussione e la richiesta del listino prezzi e annunciata denuncia è sceso a 32 euro”. In molti, tra i commenti, gli hanno spiegato che avrebbe dovuto farsi riconoscere come uno del posto: “Dovevi dire che non sei un turista!” consiglia un utente di FB. Al che, l’uomo risponde prontamente: “Lo ha capito eccome!”. Il risultato? L’ennesimo scontrino che diventa un caso di cronaca – come accadde in quel di Capri un mesetto fa circa.