Ci si potrebbe quasi fare un film su questa vicenda. Qualcosa di umoristico, ovviamente. Oscar Farinetti ha criticato i prezzi del Ticino, ma il Ticino non ha proprio preso benissimo queste affermazioni. E da lì è partito un botta e risposta esilarante che può avere un’unica conclusione: abbassate tutti e due i prezzi e facciamola pari e patta.
Oscar Farinetti, Sapori Ticino e la diatriba su chi sia più caro
Questa storia inizia a Tortona. Qui, alcuni esperti dell’enogastronomia italiana, si sono riuniti durante l’evento Quo Vadis Derthona? per parlare di territori e prodotti ancora poco noti, ma pur sempre d’eccellenza. Per esempio, sono stati citati il vino Timorasso, le pesche di Volpedo e il salame nobile di Giarolo.
Ecco dunque che, ad un certo punto, Oscar Farinetti ha deciso di rilasciare un’intervista al Corriere del Ticino. Fra esortazioni a non aver paura di insetti e carni sintetiche (eh no, Farinetti, anche da te no: non è carne sintetica, è carne coltivata in laboratorio, c’è una bella differenza!) e dichiarazioni d’amore per la Svizzera e il suo merlot, ecco che Farinetti ha ammesso che gli piace da matti il Ticino.
Solo che il Ticino ha dei prezzi troppo cari. Così Farinetti ha esortato la zona a darsi una calmata e a non esagerare con i rincari. Un’esternazione del genere poteva non generare delle conseguenze? Assolutamente no.
Quella più veemente è stata quella di Dany Stauffacher di Sapori Ticino. Stauffacher ha affidato sempre al Corriere del Ticino la sua replica al vetriolo. Ha iniziato con un caro, vecchio adagio, ribattento piccato che senti da quale pulpito viene detto che loro sono cari.
Ha poi continuato sostenendo che il rapporto prezzo-prodotto in Ticino è buono: come cantone, offrono tantissimo al prezzo giusto. E poi arriva la stoccata: Stauffacher ha dichiarato che si è stupito del fatto che a dirgli di darsi una calmata e abbassare i prezzi sia stato proprio Farinetti, uno che ha uno dei negozi più cari al mondo. Anzi, è come se “Arsenio Lupin gli desse dei ladri”. In effetti, a ben pensarci, non è che Eataly sia proprio economicissimo.
Stauffacher ha poi concluso chiedendo a Farinetti di riflettere bene prima di usare parole tanto forti la prossima volta, consigliandogli di dire la verità in quanto “certe sparate non fanno bene, soprattutto nella ristorazione”.
Effettivamente, vogliamo dargli torto? Tanto per rimanere in tema di vecchi adagi popolari è un po’ come il bue che dice cornuto all’asino, è un po’ come darsi la zappa sui piedi, è un po’ come dire gatto se non l’hai nel sacco… No, quest’ultimo non ci azzecca nulla, cancellatelo pure. Ma ci siamo capiti, no?