Bassissimo il guadagno degli agricoltori, che dagli ortaggi ricevono meno di 1/3 del prezzo di vendita a tal punto da non riuscire quasi a coprire i costi di produzione. “Meglio regalarli” è la provocazione di Coldiretti commentando la scelta dei coltivatori abruzzesi del Fucino di donare alle famiglie più bisognose parte dei raccolti rimasti in azienda perché sottopagati fino alla metà rispetto allo scorso anno.
Cinquemila chilogrammi di carote, patate, radicchio e altre decine di cassette di verdure sono stati consegnati al vescovo Pietro Santoro della Diocesi di Avezzano per le persone in difficoltà con un gesto simbolico di solidarietà ma anche di sensibilizzazione per la situazione pesante che si vive nelle campagne.
“Da una parte infatti ci sono gli effetti della crisi economica generata dal coronavirus – spiega Coldiretti – dall’altra le conseguenze del clima impazzito con il moltiplicarsi di eventi estremi come gelo, grandine, nubifragi, siccità e caldo torrido che compromettono le produzioni di frutta e verdura provocando la perdita del lavoro di un intero anno in molte aziende agricole”.
“Uno scenario drammatico dove – sottolinea Coldiretti – al danno si aggiunge la beffa di compensi al di sotto dei costi di produzione a causa di distorsioni e speculazioni nella distribuzione del valore dal campo alla tavola per la gran parte degli ortaggi con i centesimi pagati ai produttori che diventano euro per i consumatori”.