Giro di vite a Roma: se l’operazione decoro andrà a buon fine, dal centro storico potrebbero scomparire caldarrostari, bibitari, venditori di zucchero filato e ambulanti in generale. Questo perché, in vista del Giubileo 2025, Roma ha deciso di mettere in atto l’operazione decoro collegata anche alla direttiva Bolkenstein, quella che regolamenta le concessioni.
Via dal centro storico di Roma caldarrostai e ambulanti?
Il fatto è che nel centro storico di Roma, soprattutto intorno alla zona del Vaticano e intorno ai monumenti, è un fiorire di postazioni ambulanti. Si va dai caldarrostari ai bibitari, passando per i venditori di caramelle e zucchero filato, per arrivare anche a chi vende vestiti e borse.
Il problema è che non solo non tutte queste bancarelle sono autorizzate, ma anche quelle che hanno le autorizzazioni, in molti casi non soddisfano più le normative vigenti. Solamente nel I Municipio si parla di problemi similari per un totale di 260 postazioni.
Con il passare del tempo, anche quelle poche postazioni commerciali in possesso delle necessarie autorizzazioni, non sono più a norma. Questo perché le regole del codice stradale, del verde urbano e del decoro urbano sono ormai cambiate da quando quelle licenze era state concesse.
Da qui la necessità di far partire l’operazione decoro. Jacopo Scatà, assessore al Commercio del I Municipio, ha sottolineato come solamente nel Tridente, quindi la zona che comprende via di Ripetta, via del Corso e via del Babuino, ci sono ben sessanta venditori di caldarroste. E molte di queste bancarelle si trovano letteralmente appiccicate ai monumenti.
Un esempio sono i banchetti attorno alla Fontana di Trevi, senza scomoda i camion bar della famiglia dei Tredicine che invadono i marciapiedi intorno al Colosseo.
Per Scatà, tutto dipende da quale immagine di Roma si voglia dare. Il centro storico è ormai tutto occupato da queste bancarelle ambulanti, tanto che su Viale Giulio Cesare praticamente non si può più circolare. Scatà specifica poi che l’operazione decoro non riguarda le edicole che si trovano in una posizione non regolare, ma per le quali stanno comunque cercando una soluzione.
Il focus di tale operazione sono i venditori ambulanti di souvenir e cibo che hanno invaso il centro di Roma. Secondo l’assessore, se il governo Meloni deciderà una proroga delle concessioni fino al 2025 (questo per quanto riguarda il decreto Concorrenza), ecco che sarà necessario chiudere alcune attività, per poi creare un bando per le licenze solamente per le postazioni regolari.
Tuttavia de il Governo concederà una proroga fino al 2032, dovranno agire in altro modo, altrimenti il centro storico diventerà una colossale bancarella.