Riscaldamento globale e incremento dei consumi rischiano di far piombare il mondo, entro il 2030, in una vera e propria crisi idrica.
È l’allarme lanciato dal Rapporto mondiale delle Nazioni unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2020. La traduzione italiana, curata dalla Fondazione UniVerde e dall’Istituto italiano per gli studi delle politiche ambientali in collaborazione con Unseco, è stata presentata oggi in occasione della Giornata della lotta alla desertificazione.
Nello specifico, nel report si parla di 4 miliardi di persone nel mondo che già oggi hanno problemi di approvvigionamento di acqua per almeno un mese all’anno. È anche possibile che, a causa dei cambiamenti climatici, in diverse aree del mondo ci siano variazioni nella disponibilità di acqua per tutto l’anno.
Il tutto è inoltre reso ancora più difficoltoso dal fatto che, negli ultimi 100 ani, l’utilizzo di acqua a livello mondiale è cresciuto di 6 volte e continua a crescere con costanza (dell’1% all’anno) a causa dell’incremento demografico e del cambiamento dei modelli di produzione e di consumo. Solo l’irrigazione “preleva” il 69% dell’acqua dolce disponibile.
Fonte: ANSA