Dopo ventun anni, alla fine l’omicidio dello chef Pietro Beggi ha un colpevole. Giampaolo Nuara, unico imputato nel processo, è stato infatti condannato a 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale dalla Corte di Assise di Appello di Torino, che ha ribaltato la sentenza di proscioglimento del primo grado di giudizio.
Lo chef del ristorante Ciabot del Grignoli di Calliano, in provincia di Asti, era stato barbaramente ucciso nel gennaio 2000. Il suo corpo in fin di vita era stato trovato nella cantina del suo ristorante, dove era stato trascinato a scopo di rapina.
In cantina si trovavano infatti 30 milioni di lire, l’incasso del Capodanno appena trascorso, che lo chef non aveva ancora avuto tempo di portare in banca: a quello miravano i rapinatori, che lo avevano poi picchiato e lasciato per terra agonizzante.
Gianpaolo Nuara venne fermato per l’omicidio sedici anni dopo, quando il Dna rinvenuto sulle calze da donna usate come passamontagna nella rapina aveva dato un riscontro con il suo, repertato dagli inquirenti per una serie di furti in una villetta in cui Nuara aveva lasciato una traccia di sangue sul vetro della finestra da cui si era introdotto nell’abitazione e su alcune cicche di sigaretta lasciate sulla scena.
[Fonte: La Stampa]