Prosegue in tribunale la vicenda legata all’omicidio di Alessio Madeddu, lo chef di Quattro Ristoranti che era stato ucciso davanti al suo ristorante. Adesso sono stati chiesti 27 anni per Angelo Brancasi, il panettiere di Sant’Anna Arresi, reo confesso dell’omicidio e arrestato poco tempo dopo il delitto. Bisogna ora vedere cosa deciderà il giudice.
Chiesti 27 anni per l’omicida dello chef Alessio Madeddu
Questa vicenda era iniziata nell’ottobre del 2021 (ma si sa, i tempi della giustizia italiani sono estremamente lunghi). Madeddu era diventato famoso dopo aver partecipato a una puntata di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese (e anche perché in seguito era finito nei guai perché avrebbe aggredito due Carabinieri alla guida di una ruspa, ribaltandone l’auto di servizio).
Solo che a fine 2021 era stato ucciso davanti al suo ristorante Sabor’e mari a Porto Budello, a Teulada, nella zona meridionale della Sardegna. Dopo 24 ore dalla scoperta dell’omicidio, ecco che il panettiere Angelo Brancasi, 45 anni, si auto denunciò per l’omicidio, rivelando agli investigatori di aver colpito e aggredito Alessio Madeddu con un’accetta per motivi passionali.
Il panettiere aveva spiegato di aver ucciso lo chef perché sospettava una presunta relazione fra lui e la moglie, che lavorava nel ristorante di Madeddu. Da lì era scaturito un confronto che era sfociato in una lite violenta e infine nell’omicidio.
Era così partito il processo, per cui era stata chiesta anche l’aggravante per crudeltà. Nel settembre 2022 erano state poi chiuse le indagini e il processo era potuto entrare nel vivo, anche se a ottobre 2022 il panettiere era stato rinviato a giudizio. E adesso un nuovo step del procedimento legale, con la richiesta da parte della Procura di 27 anni di carcere per Angelo Brancasi.
La Procura aveva, infatti, accusato Angelo Brancasi di omicidio volontario pluriaggravato, contestandogli fra l’altro sia la premeditazione che l’aggravante per crudeltà e anche l’aggravante per motivi futili e abbietti. Questo perché secondo quanto accertato dal medico legale, non solo lo chef era stato accoltellato più volte, ma era stato poi anche colpito in testa con un’ascia (che era poi stata ritrovata sul luogo del delitto) e poi investito da un’auto.
Ricordiamo poi come, a neanche un anno di distanza dall’omicidio, la figlia di Madeddu, Alessia, insieme ai famigliari e ai collaboratori del padre, aveva annunciato che avrebbe riaperto al pubblico il locale del padre. Alessia aveva spiegato che in questo modo avrebbero potuto tenere vivo il ricordo del padre, anche se non sarebbe stato facile.