Le temperature eccessivamente alte degli ultimi mesi, favorite per di più dall’imperversare della crisi idrica, hanno accelerato sensibilmente il processo di maturazione delle olive – un fenomeno che di fatto trova risonanza anche nel contesto della vendemmia, nelle colture di pomodori (e anche altri frutti e ortaggi) o nella discesa dei pascoli dagli alpeggi. In questo contesto, la richiesta del Consorzio Tutela e Valorizzazione dell’Oliva Ascolana del Piceno Dop ha chiesto al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali la modifica temporanea, esclusivamente per questa particolarissima stagione di raccolta, del Disciplinare di Produzione, anticipando in questo mood la data di inizio della raccolta dal 21 di settembre al 31 di agosto.
Come abbiamo anticipato si tratta di una decisione che interesse anche altri contesti della filiera agroalimentare, che mai come quest’anno – a causa di caldo, siccità e maltempo – si è trovata a dover ricorrere a particolari manovre per assicurare i raccolti. Nei campioni di oliva ascolana esaminati dal Consorzio, per di più, si evidenzia “”il precoce principio di invaiatura dal colore delle olive già virante al giallo, così come è evidente il distacco netto e pulito della polpa dal nocciolo a seguito di taglio equatoriale del frutto, elementi entrambi convergenti a dimostrare la anticipata maturazione tecnologica”. Importante notare, inoltre, che una eventuale anticipazione della raccolta “consentirà anche di evitare un ulteriore trattamento fitosanitario finalizzato a contrastare la Bractocera Oleae (mosca dell’olivo) con minore impatto ambientale e vantaggio per la sostenibilità”.