Olio extravergine d’oliva del supermercato: la classifica di Altroconsumo

L'olio d'oliva è stato uno dei grandi protagonisti dei rincari del post- Covid. Ma qual è il migliore del supermercato? Diamo un'occhiata alla classifica di Altroconsumo.

Olio extravergine d’oliva del supermercato: la classifica di Altroconsumo

È forse addirittura scontato affermare che il Covid ha determinato un “prima” e un “dopo”. Lo ha fatto nelle nostre vite, com’è ovvio, ma l’ha fatto anche e soprattutto per i nostri portafogli. Ebbene, tra gli alimenti che hanno subito i rincari più importanti c’è certamente l’olio d’oliva, il cui prezzo solo di recente ha visto una leggera flessione dopo un biennio di forti aumenti.

Insomma: nel carrello della spesa del post-Covid l’olio d’oliva ha un peso specifico non indifferente. La classifica di Altroconsumo, oltre a fornirci un interessante termometro dei prezzi attuali, ci aiuta a farci strada tra i marchi del supermercato più virtuosi per rapporto qualità e prezzo: diamoci un’0cchiata.

Vincitori e perdenti nella classifica di Altroconsumo

supermercato

Qualche parola dedicata alla norme operative, prima di buttarci nella ciccia: per svolgere il test sono stati registrati i prezzi medi proposti nella finestra temporale compresa tra marzo e novembre, e poi li si è confrontati con quelli di aprile 2021. Numeri alla mano, da agosto 2021 i prezzi sono cresciuti del 112%, da agosto 2022 dell’88% e da agosto 2023 del 32% (al momento della raccolta dati, com’è naturale, sono state escluse tutte le promozioni del caso).

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Un esempio più concreto può aiutarci a trasformare i dati in realtà: il costo medio di una bottiglia da un litro è passata da meno di 4 euro a gennaio 2019 a oltre 9 ad agosto 2024. Scendendo più nei particolari, invece, può essere interessante notare come le etichette che in passato avessero già un prezzo superiore ai 7 eruo abbiano subito incrementi complessivamente più bassi, con una media che si tiene tra il 75 e l’80%.

Occhi sulla classifica, dunque. Altroconsumo conferisce l’alloro a De Cecco, con un prezzo di 11,6 euro a confezione e un punteggio ottenuto nel test di 86 su 100. Segue, con la medaglia d’argento, Filippo Berio, con un prezzo di 12,43 euro a confezione e un punteggio di 82 su 100; e ancora Monini che, pur mantenendo lo stesso prezzo, scivola di una posizione a causa del prezzo mediamente più alto (12,81 euro).

Ai piedi del podio troviamo Farchioni “Il Casolare”, con un prezzo di 12,18 euro a confezione e un punteggio di 80 su 100; seguito da Carapelli “Oro verde” (12,53 euro, 77 punti su 100), Monini (11,03 euro, 77 punti su 100) e Coop (10,14 euro, 77 punti su 100), con questi ultimi due che possono vantare l’etichetta di “migliore acquisto”.

A dare corpo alla coda della classifica troviamo infine Bertolli, sempre ‘migliore acquisto’ (10,34 euro, 75 punti su 100), Colavita (10,53 euro, 74 punti su 100) e Costa d’oro “Il Grezzo” (9,80 euro, 74 punti su 100).