Olio d’oliva: produzione a rischio, mancano 400mila tonnellate per soddisfare il fabbisogno nazionale

Assitol lancia l'allarme per quanto riguarda la produzione di olio d'oliva: per soddisfare il fabbisogno nazionale mancano 400mila tonnellate.

Olio d’oliva: produzione a rischio, mancano 400mila tonnellate per soddisfare il fabbisogno nazionale

Assitol, l’Associazione Italiana dell’industria olearia, ha lanciato un allarme: siamo di fronte a una delle peggiori campagne olearie di sempre. Il rischio è che manchi l’olio d’oliva in tavola: per eguagliare il fabbisogno nazionale, servirebbero altre 400mila tonnellate.

Il fatto è che secondo le stime dei produttori di olio d’oliva, quest’anno verranno prodotte 200mila tonnellate di olio d’oliva. Solo che il fabbisogno nazionale è stimato intorno alle 600mila tonnellate: mancano dunque 400mila tonnellate.

Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol, ha spiegato che la sproporzione fra consumi e produzione è tale che, da qui alla prossima estate, gli scaffali della GDO potrebbero rimanere orfani dell’olio d’oliva.

olivi

Questa penuria di olio non coinvolge solo l’Italia, ma tutto il Mediterraneo. La Spagna, primo produttore mondiale di olio d’oliva, ha segnato un -50% nella produzione, il Portogallo -30% e la Tunisia -16%. A complicare le cose, poi, ci si mettono anche i rincari energetici e la carenza di materie prime che hanno quintuplicato i costi all’origine dell’olio extravergine d’oliva, aumentando di conseguenza anche i prezzi per i consumatori. Senza dimenticare, poi, i cambiamenti climatici che mettono a rischio qualcosa come 30 milioni di ulivi.

Assitol spiega che, in una situazione del genere, sarebbe deleterio e controproducente fare attività promozionali in stile vendite sottocosto: ciò causerebbe un esaurimento anticipato dell’olio. Per questo motivo Carrassi auspica che venga evitato il ricorso continuo alle promozioni visto che l’olio d’oliva sta diventando merce rara.