L’Europa impone limiti commerciali particolarmente restrittivi contro l’olio di palma e l’Indonesia – che è il più grande produttore al mondo – non ci sta, e si rivolge all’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto).
Nello specifico, l’Indonesia denuncia le normative Ue come troppo discriminatorie: il Vecchio Continente vorrebbe vietare l’uso di olio di palma nei carburanti verdi perché responsabile della deforestazione. Già dallo scorso marzo il governo di Giakarta aveva minacciato di boicottare alcuni prodotti “made in Eu” contro il phase-out del biodiesel da olio di palma entro il 2030.
“Possiamo smettere di comprare Airbus. Possiamo anche smettere di comprare latticini dall’Europa, così colpiremo i produttori di latte, come con l’olio di palma sono colpiti i nostri coltivatori. Potremmo pure smettere di comprare vino dall’Europa”, queste le prole del ministro del Commercio indonesiano, Enggartiasto Lukita, riportate oggi da Il Sole 24 Ore.
A quel punto le relazioni commerciali tra Europa e Indonesia si sono decisamente complicate con dazi imposti dal Vecchio Continente tra l’8 e il 18% sulle importazioni di biodiesel dall’Indonesia e restrizioni all’export di nickel da parte di Giakarta.
Diverso invece l’approccio dell’altro grande produttore mondiale di olio di palma, la Malaysia, che invece di appoggiare l’Indonesia ha puntato sulla valorizzazione dell’olio di palma sostenibile.