Olimpiadi Parigi 2024: lo strano caso di Giorgia Villa, destinata ad essere mascotte del Parmigiano Reggiano per sempre

Come è possibile che Giorgia Villa, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Parigi 2024, debba la sua notorietà internazionale a vecchie pose con il Parmigiano Reggiano?

Olimpiadi Parigi 2024: lo strano caso di Giorgia Villa, destinata ad essere mascotte del Parmigiano Reggiano per sempre

C’è una notizia molto strana che in questi ultimi giorni è stata ripresa in continuazione da giornali e media di tutto il mondo, italiani compresi. Riguarda la ginnasta Giorgia Villa, medaglia d’argento a queste Olimpiadi 2024 giusto il 30 luglio scorso, il Parmigiano Reggiano e un photoshoot diventato virale. Di per sé tutto in regola. Tempistica giusta (i Giochi parigini), notizia coerente (lo sponsor a un’atleta di punta), argomento accattivante (la viralità social). Peccato che si tratti di una sponsorizzazione vecchia di almeno due anni con titoli fuorvianti che la spacciano per nuova. E che, in fondo a tutta la faccenda, si faccia un sacco di pubblicità al Parmigiano Reggiano. Gratis.

I titoli fuorvianti

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Partiamo dall’inizio. Dal 1 agosto 2024 alcune testate anglosassoni, tra cui Time, The Indipendent, The Guardian, Newsweek e molti altri cominciano a riportare la news in termini perlomeno ambigui. Ecco alcuni esempi: Italian Olympic gymnast Giorgia Villa goes viral for cheese partnership; Giorgia Villa goes viral over Parmesan sponsorship deal after gymnastics silver medal; Italian gymnast Giorgia Villa Moonlights as Parmesan Cheese Ambassador.

Dal 2 agosto 2024 seguono a ruota giornali e magazine online italiani. Elle: La ginnasta Giorgia Villa è diventata virale grazie al Parmigiano. Il Messaggero: Giorgia Villa in palestra con il Parmigiano, le foto con le forme diventano virali: gli Usa impazziti. Gazzetta di Parma: Giorgia Villa “fata d’argento” testimonial del Parmigiano. Prima Bergamo: Giorgia Villa, argento alle Olimpiadi, spopola negli Usa per le foto con il Parmigiano.

Cosa capiamo da questi titoli? Giorgia Villa, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024, è mascotte del Parmigiano Reggiano: le sue foto con il formaggio sono diventate virali. Tutti d’accordo? Ecco, qui sta il problema, anzi due. Perché al momento non c’è sponsorship tra Villa e Parmigiano Reggiano. In più, non sono virali né le foto su Instagram, né i video TikTok di Valli: piuttosto, lo sono i tweet che le hanno ripostate.

Lo sponsor retroattivo

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Il primo problema riguarda proprio la questione dello sponsor, che a sua volta vuol dire pubblicità. I titoli e l’incipit di queste notizie ci fanno intendere che Villa sia testimonial del Parmigiano (se avete letto bene è scritto chiaramente) o addirittura insinuano che lo sia diventata dopo aver vinto l’argento. Non è così, o almeno manca un doveroso participio passato. Giorgia Villa è stata testimonial del Parmigiano Reggiano, ma dall’aprile 2021 al dicembre 2022.

Una collaborazione nata a seguito del suo bronzo storico ai campionati mondiali di ginnastica artistica del 2019, utilissima alle successive Olimpiadi 2021 a Tokyo. Cui però Villa non ha potuto partecipare causa infortunio alla caviglia all’inizio dei Giochi. Tuttavia, la ginnasta ha fatto in tempo a vincere un doppio oro nel 2022, ai Giochi del Mediterraneo e ai Campionati Europei.

Una carriera di tutto rispetto che giunge al culmine con l’argento della squadra italiana a Parigi 2024. Oltre a Villa, il quintetto comprende Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio, soprannominate “le fate d’argento” a seguito della vittoria. L’impresa però non prevede alcuna sponsorship da parte di Parmigiano Reggiano. E gli autori di questi pezzi lo sanno benissimo perché lo spiegano molto più giù nel corpo dell’articolo. Il consorzio emiliano, in compenso, ringrazierà.

La viralità malposta

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Veniamo al secondo punto della questione, che riguarda la presunta viralità dei servizi fotografici di Villa con le forme di Parmigiano Reggiano. Ora, un piccolo retroscena nel mondo della stesura di news: quando si afferma un fatto, tocca controllare le fonti. Che significa anche scorrere decine e decine di post Instagram e TikTok, segnare e comparare i numeri, leggere i commenti. Una “fatica” che evidentemente nessuno, da New York a Brembate, si è messo in testa di fare.

Dunque, cifre alla mano, possiamo affermare che non c’è viralità rispetto alle foto di Giorgia Villa postate da Giorgia Villa. Il numero di like (9174 della foto più rilanciata dove Villa abbraccia la forma) è nella media con il resto delle foto, minore addirittura delle due precedenti (senza formaggio) da rispettivamente 10,101 e 12,732 like. L’unica differenza sono i 58 nuovi commenti (sì, ho contato anche quelli) apparsi sotto detta foto negli ultimi tre giorni. Stesso discorso per il Tiktok ripostato da alcune testate, con protagoniste Giorgia e la sorella: 30,200 visualizzazioni, 3005 likes, 5 commenti tutti risalenti al 2021.

Questa non è viralità. Almeno non lo è ai volumi del 2024, in cui se non hai almeno 1 milione di followers non sei nessuno (Giorgia Villa ne ha 117 mila). Piuttosto a essere “virali” (mi scuso per la reiterazione dell’aggettivo ma a quanto pare non esistono sinonimi per rendere il fenomeno) sono i tweet o post su X degli utenti che hanno riesumato le foto vecchie. Da @slothanova a @womenpostingws, rispettivamente con 19,5 e 26,4 milioni di visualizzazioni e centinaia di migliaia di like.

Insomma tutto da rifare. Ma il problema resta: come scrivere una notizia? Perché questa poteva esserlo, nonostante tutto, se circostanziata in modo corretto. Un esempio ce lo dà The Athletic, pagina sportiva del New York Times che titola Giorgia Villa: Italy’s silver medal-winning Olympian and her relationship with cheese. Titolo narrativo, senza menzione di sponsor e prodotto. Un pezzo che ne approfitta per descrivere sia la carriera di Villa, sia la storia del Parmigiano. Un pezzo di costume, come è giusto che sia, per celebrare la vittoria di un’atleta azzurra. Che poi, è l’unica notizia che conta.