Secondo la School Nutrition Association, l’obesità infantile potrebbe essere anche provocata dalle pause pranzo troppo brevi a scuola che aumentano il rischio di diventare sovrappeso. Il fatto è che il tempo concesso a scuola per la pausa pranzo è troppo corto e bisogna dunque lavorare per cercare di allungarlo. La maggior parte delle scuole, infatti, concede una pausa pranzo di 25 minuti: in questo lasso di tempo i bambini e i ragazzi devono uscire dalla classe, raggiungere l’area ristoro, mettersi in fila e poi mangiare.
Gli esperti nutrizionisti, però, mettono in guardia: meno tempo si ha per la pausa pranzo e più si contribuisce allo sviluppo di obesità infantile. Ana Mabry, esperta di nutrizione, ha spiegato che ridurre la pausa pranzo nelle scuole, oltre a essere promotrice di una cattiva alimentazione, non aiuta le prestazioni scolastiche dei bambini. In molte scuole del paese si hanno dai 15 ai 25 minuti per pranzare, ma la School Nutrition Association si sta impegnando affinché vengano garantiti minimo 25 minuti per poter mangiare.
La stessa Mabry ha spiegato che i suoi figli si sono sempre lamentati del fatto che non avevano abbastanza tempo per pranzare a scuola e che tornavano a casa sempre affamati. Il che porta a sviluppare una serie di problemi collegati alla salute. Infatti quanto i bambini non consumano una colazione e un pranzo equilibrati, tendono ad abbuffarsi quando tornano a casa e questo aumenta il rischio di sviluppare forme di sovrappeso e obesità.
Garantire una lunghezza consona della pausa pranzo, non solo migliora le prestazioni dei bambini a scuola, ma permette anche loro di assimilare meglio i nutrienti. Inoltre, con pause pranzo troppo brevi, la maggior parte delle volte sono costretti o ad abbuffarsi o a lasciare il cibo nel piatto.
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