I batteri intestinali dei bambini sono in grado di prevedere l’insorgere di problemi legati all’aumento di peso – obesità naturalmente inclusa – nel loro futuro. Si tratta di quanto emerso da uno studio presentato al Congresso europeo dell’obesità e condotto da Gaël Toubon dell’Université Sorbonne Paris, che ha preso in esame i dati di 512 bambini facenti parte di un più ampio programma di ricerca che ha tracciato la vita di 18 mila infanti di nazionalità francese. Toubon, scendendo più nei particolari, ha osservato il BMI dei partecipanti di età compresa tra due e cinque anni; raccogliendo e analizzando dei campioni di feci e trovando una interessante associazione tra il punteggio di BMI e il rapporto tra due tipi di batteri intestinali, Firmicutes e Bacteroidetes. Riassumendo la scienza in poche – e comprensibili – parole, maggiore è il numero di Bacteroidetes in un individuo e meno è probabile che sia obeso.
Batteri intestinali dei bambini e l’obesità “in programma”
La composizione del microbiota intestinale, ossia i numerosi batteri situati all’interno dell’intestino che aiutano a digerire il cibo, cresce e cambia nei primi mesi e anni di vita; e l’interruzione del suo sviluppo può essere associata a varie condizioni nella vita successiva, tra cui la malattia infiammatoria intestinale, diabete di tipo 1 e, naturalmente, obesità infantile.
Più in particolare, l’abbondanza di tre precise categorie di tali batteri – gruppo Eubacterium hallii, Fusicatenibacter e gruppo Eubacterium ventriosum – è stata identificata come fattore di rischio dell’aumento di peso (che, di conseguenza, si traduce in un punteggio BMI più alto). Quel che è interessante è notare che tra i risultati sono anche emerse le differenze nei batteri che “abitano” l’intestino negli adulti affetti da obesità, il che suggerisce che i cambiamenti nel microbiota intestinale che predispongono ai problemi di peso in età adulta vanno a innescarsi già negli anni dell’infanzia.
“Il motivo per cui questi batteri intestinali influiscono sul peso è perché regolano la quantità di grasso che assorbiamo”, ha spiegato a tal proposito Toubon. “I bambini con un rapporto più elevato di Firmicutes rispetto a Bacteroidetes assorbiranno più calorie e avranno maggiori probabilità di aumentare di peso”. In altre parole, il microbiota intestinale – e la sua salute – si sta profilando come “un importante fattore della prima infanzia in grado di influenzare l’aumento di peso nei primi anni di vita e nelle fasi successive”.
“I nostri risultati rivelano come uno squilibrio in gruppi batterici distinti possa svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell‘obesità” ha continuato Toubon, pur sottolineando che saranno necessarie ulteriore ricerche al fine di “approfondire le specifiche specie batteriche che influenzano il rischio e la protezione e per capire meglio quando può avvenire il passaggio a un microbiota intestinale favorevole all’obesità”.