Il parere dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) è limpido: il più importante fattore di una condotta salutare a tavola è il profilo nutrizionale apportato dalla dieta nella sua completezza, e non quello dei singoli alimenti; poiché “l’equilibrio generale si ottiene con il contributo di cibi dal profilo nutrizionale diverso”. Una linea di pensiero che, in maniera inequivocabile, boccia il semaforo del Nutriscore.
Va anche sottolineato che l’Efsa si è oltretutto premurata di definire l’utilizzo di un parametro fisso di 100 grami (quello adattato dal Nutriscore, per l’appunto) come “slegato dai consumi reali”, confermando invece la validità dei valori di riferimento della dieta europei (i cosiddetti Dietary Reference Values, Drv) sui quali si basano i parametri del Nutrinform Battery. “Il nuovo parere dell’Efsa sui profili nutrizionali conferma la bontà della posizione italiana sull’etichettatura fronte pacco e boccia l’algoritmo del Nutriscore” afferma nel frattempo Federalimentare in una nota che di fatto, dopo le ultime controversie sulla proposta del bollino nero per gli alcolici (vino compreso), pare ricca del dolce sapore della rivalsa.
“Forse sarebbe il caso di superare i profili nutrizionali degli alimenti per 100g così come pensati finora” continua Federalimentare nella suddetta nota “e cercare strumenti più efficaci e moderni per disciplinare ‘claim’ pubblicitari, etichettatura degli alimenti e politiche sulla nutrizione in generale. Strumenti che però, grazie a più solide basi scientifiche e all’adozione del concetto di dieta complessiva e porzione, abbiano realmente la capacità di favorire l’educazione alimentare dei cittadini e l’adozione di diete più sane”.