Nutrinsect è la prima azienda italiana che può produrre e vendere farina di grillo

Nutrinsect è diventata la prima (e unica, al momento) azienda italiana ad avere ottenuto l'autorizzazione per la produzione e messa in commercio della farina di grillo.

Nutrinsect è la prima azienda italiana che può produrre e vendere farina di grillo

Un nome che è già tutto un programma. Nutrinsect è diventata la prima azienda italiana a potere festeggiare il semaforo verde per la produzione, trasformazione e vendita di farina di grillo destinata all’alimentazione umana. Fermi tutti: questo significa forse che gli spauracchi di matrice coldirettiana si sono infine avverati? C’è un nemico (vagamente sinistronzo, beninteso) della pastasciutta della nonna che vuole sostituire quest’ultima con delle blatte o dei bacarozzi?

La risposta è ovviamente no – non c’è nessuno che ha intenzione (o interesse) di infilarvi la farina di grillo senza dirvelo, e questo al netto del gran numero di sovranisti alimentari e gastroboomer che stringono a sé spaghetti e penne rigate come se fossero le perline di un rosario cercando di convincervi del contrario.

Pollice in su a Nutrinsect: la farina di grillo made in Italy è realtà

grilli commestibili

Se non altro, per quanto quella di parlare “alla pancia” delle persone possa essere una strategia efficace (e lo è sempre, badate bene), è bene notare che spesso e volentieri l’isteria collettiva che ha seguito il primo via libera Europeo al commercio di grilli in quanto cibo (datato più di un anno fa, a dire il vero) si è basata su di un malizioso malinteso; che d’altronde contrapporre alla farina di grillo la pasta della nonna significa mancare del tutto (accidentalmente o meno, poco cambia) il punto della questione.

Ma davvero credete che il logo con la rana c’entri con la farina di insetti? Ma davvero credete che il logo con la rana c’entri con la farina di insetti?

Eh sì, perché di fatto la farina di grillo non vuole “invadere le tavole italiane”, ma piuttosto porsi come potenziale – e il futuro ci dirà se sarà valida – alternativa. I ragazzi di Nutrinsect, questo, devono averlo capito bene; e ora possono festeggiare il fatto di essere la prima azienda dello Stivale ad avere ottenuto l’autorizzazione.

“Ci sono voluti due anni per avere il via libera” ha spiegato Jose Cianni, fondatore e CEO di Nutrinsect. “Potremo far conoscere a tutti la nostra farina di grillo sostenibile e made in Italy”. Il via libera, come già accennato in apertura di articolo, permetterà all’azienda marchigiana di distribuire la propria farina liofilizzata di grillo, tecnicamente denominata “polvere sgrassata di acheta domesticus”. 

Perché nessuno vuole farti mangiare farina di insetti senza dirtelo Perché nessuno vuole farti mangiare farina di insetti senza dirtelo

Mettiamo un poco di ordine: per la messa in commercio dei cosiddetti “insetti commestibili” è di fatto necessario affrontare un processo di autorizzazione che coinvolge la Commissione europea e richiede un eventuale parere scientifico da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Nutrinsect si è mossa sia seguendo l’iter più tradizionale che uno più alternativo, che consiste nell’affiancarsi ad aziende già autorizzate. Una scelta vincente.

“La seconda strategia ha funzionato: ci siamo alleati con l’unica azienda europea già in possesso dell’autorizzazione, allineando i nostri processi produttivi così da garantire il rispetto degli standard previsti dal Regolamento di esecuzione europeo 2022/188” ha spiegato Cianni in una breve dichiarazione al Corriere della Sera.

E ora? Beh, ora si muovono i primi passi nel mercato nazionale: “La distribuzione sarà curata dalla Reire di Reggio Emilia e destinata alle aziende alimentari e a tutto il canale horeca, cioè bar, ristoranti e alberghi. Per avere dei prodotti presenti nei supermercati ci vorrà ancora un po’ di tempo”.