La Nutella finisce sotto attacco del M5S, che però sbaglia completamente facendo l’ennesima figuraccia. Secondo il partito di Luigi di Maio, infatti, la Ferrero pagherebbe i suoi lavoratori per la misera cifra di 15 euro al giorno. Ma ovviamente non è così e la bufala è stata presto smascherata.
Tutto è cominciato quando Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio del Movimento 5 Stelle, su Twitter ha pubblicato un post contro la Ferrero, parlando di un’azienda che di fatto condanna i lavoratori alla fame. “Nutella, buona. Poi scopri che il fatturato della Ferrero è di 10,7 miliardi e condanna i lavoratori alla fame (15 euro al giorno di paga). Io non compro più nessun prodotto che calpesta i diritti dei lavoratori! #consumocritico #boicottaggio #responsabilitasociale”. Questo il suo tweet.
#lavitaèbella Nutella, buona. Poi scopri che il fatturato della Ferrero è di 10,7 miliardi e condanna i lavoratori alla fame (15 euro al giorno di paga). Io non compro più nessun prodotto che calpesta i diritti dei lavoratori! #consumocritico #boicottaggio #responsabilitasociale
— Davide Barillari (@BarillariDav) August 20, 2019
Ovviamente il suo tweet non è passato inosservato. E in molti hanno cominciato a rispondere ai vaneggiamenti dell’uomo politico difendendo a spada tratta la Ferrero, una delle migliori aziende del bel paese. Non a caso è una delle realtà imprenditoriali italiane con la miglior reputazione al mondo. Molto amata a livello locale, ma anche nazionale, con la famiglia Ferrero che è una delle più ricche a livello internazionale e che propone un modello di business che in molti definiscono encomiabile.
Gli utenti hanno risposto così per le rime all’esponente pentastellato, sottolineando che la Ferrero non ha mai licenziato un dipendente, che molte famiglie in Piemonte lavorano per il gruppo, che gli operai ai funerali del fondatore erano in lacrime, perché lo consideravano come un padre. Senza dimenticare che il welfare aziendale della Ferrero è davvero da invidia.
Barillari, messo alle strette, ha replicato, sottolineando di aver fatto riferimento a un dossier de Il Fatto dal titolo “Nutella amara: fatturato vola, lavoratori turchi affamati“. Che dunque non ha nulla a che vedere con i lavoratori italiani… Anche se la Ferrero è apparsa in un rapporto sulle nocciole turche e le condizioni di lavoro degli addetti del settore.
La Ferrero risponderà a queste accuse? Staremo a vedere!