Problemi con la Nutella in Australia: i supermercati australiani boicottano la Ferrero. Il problema nasce dal fatto che le principali catene di supermercati dell’Australia vogliono maggiori informazioni in merito alle presunte voci di sfruttamento minorile in Turchia per quanto riguarda la raccolta delle nocciole. Tutto nasce da un report della BBC che sosteneva che in Turchia fosse pratica comune far lavorare i minorenni a poco più di 10 euro al giorno.
A questo punto, i supermercati australiani Woolworth, IGA e Coles hanno deciso di chiedere delucidazioni alla Ferrero per capire se fosse vero che bambini di migranti curdi lavorassero nelle coltivazioni di nocciole per pochi euro. Sempre secondo il report, queste nocciole, una volta raccolte, verrebbero vendute a commercianti indipendenti e in un secondo momento finirebbero alla Ferrero.
Ovviamente la Ferrero non ci sta e si è difesa spiegando che la catena di approvvigionamento delle nocciole è alquanto complicata e spesso è difficile capire da dove arrivino. L’azienda dolciaria di Alba fa sapere che eliminerà qualsiasi traccia di lavoro minorile lungo tutta la catena di approvvigionamento in quanto ogni bambino deve essere protetto con ogni mezzo possibile e da qualsiasi forma di sfruttamento.
Il portavoce di Ferrero ha poi concluso sostenendo che la lotta al lavoro minorile richiede diversi step e non può essere fatta da un singolo esponente, bensì è necessaria la cooperazione di tutti per poter andare avanti. Quindi il succo del discorso sembrerebbe essere che la Ferrero è consapevole del problema e sta lavorando per risolverlo, anche se non è una cosa che si può fare nel giro di pochi giorni. I supermercati australiani, invece, chiedono che i problemi siano affrontati e risolti, cosa che, in effetti, la Ferrero sta facendo.