I Nutella Biscuits diventano un caso politico. Questa volta è Matteo Renzi ad assaggiare i famigerati biscotti (solo) con un mese e mezzo di ritardo. Tentativo di attirare l’attenzione sui social? Caspita, tempismo perfetto a quaranta giorni dal lancio.
C’era una volta il rottamatore che ora, invece, avrà pensato di assurgere al ruolo dell’altro Matteo, da sempre invischiato in uno strano rapporto mediatico con il cibo. Un gioco di ruoli abbastanza adolescenziale per uno che utilizza l’hastag #tantaroba. Chissà, forse avrà voluto buttarla in caciara dopo l’amara scoperta del collega sulla questione delle nocciole che provengono dalla Turchia (Ma va?!). La deriva culinaria di Renzi non è sfuggita agli utenti su twitter. “Mi ricordi qualcuno”, scrive un follower. Gli fa eco un altro utente: “Grande Matteo. Metti anche la felpa e siamo a posto”.
Checchè se ne dica, sarà felice Ferrero di essere diventata un caso nazionale. Meno chi sta dall’altra parte, il quale si vede costretto a seguire le mosse di uomini politici che desiderano fare personal branding a tutti i costi. E lo fanno pure male, spostando, spesso, con toni forzati, la strategia comunicativa sulla condivisione del quotidiano. Dunque, anche Matteo Renzi sta cambiando il suo modo di comunicare, come a voler sottolineare che dietro il politico c’è l’uomo. Il rischio è vederli entrambi a Natale con una fetta di pandoro o panettone in mano.
Fonte: Il Fatto Quotidiano