Oggi ad infiammare il web è l’attacco di Matteo Salvini a Nutella, “accusata” – durante un comizio a Ravenna, ieri sera – di essere realizzata con nocciole turche. Dopo questa “scoperta” – come l’ha definita lo stesso leader della Lega sul palco – Salvini ha deciso di abbandonare la crema spalmabile (ancora non è chiaro quale sia l’alternativa) perché “preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani, preferisco mangiare italiano, aiutare gli agricoltori italiani”
Un’uscita che ha (ovviamente) scatenato il mondo dei social e ha riportato inevitabilmente alla mente la gaffe (voluta?) dello scorso giugno, quando Salvini – che è solito celebrare il made in Italy dai suoi canali social – ha postato un selfie su Facebook mentre sorseggiava birra “Messina”. Un marchio, però, che ora fa parte del gruppo Heineken, il noto colosso olandese, e quindi non più strettamente italiano.
Parlare, oggi, di italianità di un prodotto gastronomico (o di qualsiasi altro) è davvero di difficile interpretazione, quando si tratta di multinazionali. Tutto il mondo è paese, pure nella produzione di un prodotto alimentare. Ma su alcune cose non ci sono dubbi: la seconda azienda dolciaria al mondo, la Ferrero, ha sede ad Alba, mentre Heineken è olandese. Poi valutate voi se mangiare e bere qualcosa perché vi piace o perché è italiano.