Puglia e Sicilia saranno in zona arancione (livello di criticità medio-alta), Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta in zona rossa. Tutte le altre Regioni sono in area gialla. Questa la grossa novità annunciata (in diretta, pochi minuti fa) dal premier Giuseppe Conte, che procrastina di un giorno l’entrata in vigore del nuovo Dpcm firmato la scorsa notte, caratterizzato questa volta dai lockdown localizzati in base alla gravità della diffusione della pandemia. Le nuove regole partono da venerdì 6 novembre.
Misure chiare, graduali, proporzionalmente più severe, in crescendo, in base al colore (“avrete notato che non ci sono Regioni verdi”, ricorda Conte, per sottolineare che nessun territorio deve sentirsi fuori pericolo): ristoranti chiusi 7 su 7, 24 ore al giorno, ma con la possibilità di fare delivery senza restrizioni e asporto fino alle 22 nella zona arancione e rossa, ma aperti fino alle 18 in zona gialla.
Mancava un accordo, però, su quali dovessero diventare le Regioni gialle, arancioni e rosse, con particolari dubbi su Veneto e Campania, che nella giornata di oggi sono state colorate un po’ in ogni maniera (a strisce verdi e gialle, ora arancioni e rosse), in attesa di certezze.
La gran confusione di oggi, dunque, si è “risolta” con una diretta e un giorno in più. Un giorno in più concesso a ristoratori e baristi italiani per prepararsi a chiudere (o organizzarsi per l’asporto, magari le consegne a domicilio) o proseguire il lavoro abbassando le serrande alle 18. E scusate se vi sembra ironico, ma fino a pochi minuti fa non sapevano che cosa avrebbero fatto domani.
La mappa dell’Italia, dunque, va aggiornata così: