Mica avevate pensato che la questione fra Carlsberg e la Russia fosse finita lì, vero? Con la Russia che aveva soffiato da sotto al naso all’azienda di birra il suo birrificio russo e Carlsberg che, giustamente diciamo, si era rifiutata di sedersi a un eventuale tavolo delle trattative visto che accusava la Russia di avergli rubato il birrificio. Ebbene: ora la Russia ha avuto il coraggio di negare di aver rubato quella filiale.
Filiale che, però, di fatto è attualmente nelle mani del governo russo. Ohibò, e come ci è finita se Carlsberg sostiene che la Russia gliel’abbia rubata e la Russia lo nega? Sarà stato il gatto? Che quando non sai più come giustificarti, è sempre colpa del gatto (non ce ne voglia la popolazione felina mondiale, non siamo stati noi a inventare questo detto).
Carlsberg vs Russia: nuovo round
La storia ormai la conosciamo tutti. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e lo scoppio della guerra, Carlsberg, come molte altre aziende, aveva deciso di abbandonare la Russia, cercando di vendere la sua filiale Baltika.
Carlsberg ci aveva messo un po’, ma alla fine era riuscita a trovare un acquirente a giugno 2023, annunciando anche formalmente i piani di cessione. Solo che, ad un certo punto, era piombato fra capo e collo un decreto firmato da Vladimir Putin in cui veniva comunicato che il governo russo stava rilevando l’attività.
Così Jacob Aarup-Andersen, amministratore delegato di Carlsberg, aveva tuonato che la Russia gli aveva rubato il birrificio, sostenendo che mai e poi mai si sarebbe seduto al tavolo delle trattative per concludere un accordo con il Cremlino per aiutare i russi a rendere legittimo tale furto.
Ebbene, adesso è arrivata la replica del governo russo. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esseri, ha sostenuto che tale acquisizione non è stata illegale. Secondo la Russia, le informazioni presentate nell’interpretazione fatta da Aarup-Andersen non hanno nulla a che fare con la realtà e ha insistito che le azioni dell’azienda sono state “temporaneamente trasferite sotto la gestione statale in conformità con la legge”.
Sì, ma a casa mia se un trasferimento di gestione avviene senza il consenso del proprietario si chiama sempre furto. Tuttavia la Russia aveva già in precedenza affermato, tramite il ministero delle Finanze, che l’agenzia immobiliare federale Rosimuschchestvo era stata nominata amministratrice temporanea, con tanto di nota per specificare che questo non avrebbe comportato alcun “cambiamento nella struttura proprietaria”.
Ehm, no, non credo che funzioni così. Non è che io posso uscire di casa, salire su una macchina altrui e dire al suo proprietario “Ok, il proprietario rimani tu, ma sono io ora a guidare la tua auto”. Per quanto possa tentare di convincere le forze dell’ordine, sempre di un furto si tratta.
Sarà finita qui? Non crediamo proprio: attendiamo con ansia la risposta di Carlsberg.