In Nuova Zelanda, mentre gli agricoltori chiedono di imporre un prezzo per le emissioni dei gas serra, ecco che arriva una nuova stangata per gli allevatori: anche i rutti di mucche e pecore verranno tassati per ridurre le emissioni di metano.
Il nuovo piano del paese per contrastare una delle maggiori fonti di gas serra consiste proprio nel tassare le eruttazioni di bovini e ovini. La BBC ha spiegato che la Nuova Zelanda ospiti 10 milioni di bovini e 26 milioni di pecore a fronte di soli 5 milioni di abitanti. Questo vuol dire che circa la metà di emissioni totali di ga serra, fra cui soprattutto il metano, arriva dall’agricoltura.
Solo che, finora, le misure del governo per contrastare il riscaldamento globale, avevano graziato le emissioni agricole. Ma adesso qualcosa sta per cambiare. James Shaw, ministro del cambiamento climatico della Nuova Zelanda, ha spiegato che un efficace sistema di tariffazione potrà essere fondamentale per ridurre i gas serra.
Il piano del governo prevede anche di dare degli incentivi a quegli agricoltori che diminuiranno le emissioni usando appositi additivi per i mangimi. Inoltre, per compensare le emissioni, gli agricoltori virtuosi dovranno piantare alberi nelle loro fattorie.
A proposito di mangimi: anche l’UE a inizio anno ha approvato un mangime per bovini che riduce le emissioni di metano.