Sono stati fermati a Auckland, in Nuova Zelanda, due contrabbandieri di pollo fritto: cercavano evidentemente di trasportarlo verso le zone del paese attualmente in lockdown.
Secondo la polizia, i due “spacciatori” avevano il bagagliaio “pieno di KFC”, e sono stati arrestati mentre cercavano di entrare nella più grande città della Nuova Zelanda domenica, in violazione delle rigide regole imposte per bloccare la pandemia. Auckland infatti si trova al momento al livello d’allerta 4, quello con le restrizioni più severe: tutto è chiuso, compresi i ristoranti e perfino i servizi d’asporto. Tutti devono restare a casa e sono aperti solo i servizi essenziali (un po’ come successe a noi nella primavera 2020).
Il resto della Nuova Zelanda si trova invece al livello 2, con ristoranti, caffè, bar e discoteche aperti e i residenti autorizzati a lasciare le loro case. La polizia stava pattugliando strade secondarie vicino alla periferia di Auckland quando ha notato un veicolo dall’aspetto sospetto, come ha raccontato un portavoce delle forze dell’ordine. Dopo aver visto gli agenti, il veicolo ha fatto un’inversione a U e si è allontanato a tutta velocità.
Ma alla fine l’auto è stata fermata e perquisita, con grande sorpresa dei poliziotti, che hanno trovato nel bagagliaio più di 100.000 dollari neozelandesi (pari a 70.000 dollari) in contanti e una grande quantità di sacchetti del KFC. In base al Covid-19 Public Health Response Act, il rischioso tentativo di contrabbando del duo potrebbe comportare la reclusione fino a sei mesi o una multa fino a 4.000 NZ$ (2.800 dollari).