Non solo canditi: Agrimontana vuole entrare nel mondo del cioccolato da protagonista

Agrimontana vuole rinforzare la sua presenza nella pasticceria professionale presentando la nuova linea di prodotti Agricacao.

Non solo canditi: Agrimontana vuole entrare nel mondo del cioccolato da protagonista

In una conferenza stampa tenutasi a Milano, nei locali di DaV by Da Vittorio nella Torre Allianz in City Life, Agrimontana ha presentato il suo nuovo brand dedicato al cacao: Agricacao, pensata per i professionisti dell’alta pasticceria. Per l’occasione lo stesso pastry chef del gruppo Da Vittorio, nonché World Chocolate Master e membro AMPI e Relais Dessert, Davide Comaschi, ha accompagnato i presenti in una degustazione di praline appositamente studiate per l’evento, per spiegare potenzialità e specificità tecniche e aromatiche delle referenze del nuovo marchio.

La via italiana al cioccolato professionale

Luigi Bardini, Direttore Generale Azienda Agrimontana Spa, spiega: «Agrimontana serve l’alta pasticceria da più di 50 anni, con ingredienti creati per rispondere alle esigenze del professionista più attento alla qualità. Il rispetto e la valorizzazione delle materie prime sono nostri capisaldi. Il cacao è un’estensione naturale del nostro assortimento che si iscrive a pieno titolo nel percorso di crescita che da anni l’Azienda sta registrando, un investimento rilevante che vuole confermare il nostro dinamismo e l’impegno a migliorarsi sempre, per accompagnare a tutto tondo l’artigiano, lo chef, il gelatiere. Il cioccolato agricacao vuole essere una proposta italiana per il professionista che cerchi masse e coperture realizzate con protocolli produttivi e controlli di filiera rigorosi, attenti a lavorare sui due fronti indissociabili dell’aromaticità e della tecnicità, nel pieno rispetto di tutti gli attori della filiera».

La nuova linea

La gamma completa di agricacao verrà presentata ufficialmente a gennaio durante le fiere di settore, ma sono già disponibili tre gamme di prodotto: quella dei cioccolati bianchi composta dal Bianco Alpi, prodotto con latte italiano di filiera alpina piemontese; Bianco FG, sviluppato con il chocolatier MOF Fabrice Gillotte; e Bianco Caramel, dal gusto caramellato, e la selezione Gourmet Agricacao, che include ingredienti a base cacao realizzati con ricette più complesse: Gianduja latte per i lievitati, cacao in polvere, crema bitter e granella di cioccolato per gelateria. A completare l’offerta i prodotti vegani della linea Almondcoa, proposti in versione bianca e classica che, come Bianco Caramel, portano la firma del chocolatier francese Julien Dechenaud. Per il futuro sono già previsti anche dei cioccolati a forte connotazione aromatica, inclusi monorigine provenienti da Venezuela, Ecuador, Perù e Costa Rica. Inoltre, ci saranno delle selezioni raccolte e trattate in Africa (Ghana e Camerun), pensate per fornire un ampio assortimento per pasticceria, cioccolateria e gelateria.

L’impatto potenziale sui consumatori

pain au chocolat

Fin qui tutto bene, la corretta comunicazione corporate di un’azienda autorevole e strutturata, che presenta il suo nuovo progetto ma, a ben pensarci, non siamo solo di fronte a un “semplice” presentazione in pompa magna, ma a qualcosa che potrebbe avere un impatto sul mercato percepibile anche dall’utente finale, e non solo per gli addetti ai lavori. Se siete un minimo golosi e cercate pasticceria di qualità, ci sono buone probabilità che abbiate già consumato discrete quantità dei loro prodotti, soprattutto in periodo di panettoni come questo. Ci si potrà aspettare quindi nuovi profili aromatici nelle viennoiserie al cioccolato in bar e pasticcerie, e magari un po’ meno Nutella?