Non C’è Posta per Te: chiude il caffè di Meg Ryan e Tom Hanks

La mail è vuota, anzi resta solo un ricordo. La chiusura di Cafe Lalo, set di C'è Posta per Te, segna la fine dell'epoca analogica.

Non C’è Posta per Te: chiude il caffè di Meg Ryan e Tom Hanks

Ci sono luoghi che esistono solo nell’immaginario collettivo. Tipo, il caffè dove si incontrano i protagonisti di C’è Posta Per Te, la libraia nerd e il magnate dell’editoria. Vero? Stavolta no, perché Cafe Lalo che incornicia la scena della commedia romantica con protagonisti Meg Ryan e Tom Hanks esiste davvero. Anzi, esisteva: questa settimana infatti Eater New York ne ha annunciato la chiusura definitiva.

Cafe Lalo, “il caffè che gli europei vorrebbero in Europa”

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Si auto definisce così Cafe Lalo, localino a ispirazione bistrot francese sulla 83esima strada nel cuore dell’Upper West Side di Manhattan. Segni particolari: larghe vetrate, ambiente raccolto e un menu semplice, che va dai dolci da colazione ai sandwich tipici di New York con formaggio fresco e pesce affumicato. Il posto ideale per ordinare una fetta di torta e un cappuccino mentre si ascolta jazz dal vivo. E anche, come tutti sappiamo a memoria dal 1998, per organizzare un primo appuntamento.

Si dice che Café Lalo fu scelto personalmente da Nora Ephron come set per il meet cute di C’è Posta per Te. L’autrice e regista infatti viveva nei paraggi, e solo una newyorkese doc come lei poteva individuare il luogo più adatto per una scena del genere. Insieme romantica e da commedia degli equivoci, visto che i protagonisti si danno appuntamento pensando di trovarsi davanti una persona completamente diversa. Nella realtà analogica del 1998 i due conversavano soltanto attraverso email, senza conoscere il volto (e location, data di nascita, segno zodiacale, esami del sangue: i social di oggi insomma) dell’interlocutore. La fine di un’era per gli appuntamenti al buio e, pare, i caffè europei a NYC.

La chiusura, nonostante il film

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Dopo il successo di You’ve Got Mail, Cafe Lalo ha avuto la sua fetta di notorietà. Persino Al Gore nel 2000, prima di perdere contro George W Bush in modo pressoché ambiguo, ci ha organizzato una tavola rotonda per rispondere alle domande degli elettori. Dopodiché, il (quasi) nulla. Per carità, 36 anni di attività sono un servizio più che onorato. Solo che il caffè non è più riuscito a differenziarsi, in una marea di altrettanti caffè francesi, scandinavi, italiani, portoricani, specialty, con offerta gastronomica più varia e curata. E via dicendo, perché a NYC si corre, e chi si ferma è perduto.

In particolare Cafe Lalo non è mai riuscito a riprendersi dalla pandemia. Svariati cartelli negli ultimi quattro anni annunciavano chiusure temporanee per “restauri” mai chiariti. Nel 2022 il locale aveva addirittura ricevuto una notifica per il mancato pagamento dell’affitto. Fino ai giorni nostri, un autunno che più newyorkese non si può e che sarebbe perfetto per ambientare l’ennesima commedia romantica ad altezza Central Park. Stavolta però tocca cambiare location.