A quanto pare nemmeno essere considerati (ancora) il ristorante migliore del mondo permette di dormire sonni tranquilli: stando a quanto fatto trapelare dalla Danish Business Authority, infatti, il Noma di Copenaghen ha fatto registrare una perdita netta di 1,69 milioni di corone nel corso del 2021 (equivalenti a circa 230 mila euro) nonostante abbia anche ricevuto il sostegno legato ai lockdown dovuti al Covid-19 dal governo danese, equivalente a circa 10,9 milioni di corone.
Si tratta del primo bilancio in rosso in quattro anni per la creatura di René Redzepi: l’ultima volta in cui era successo, nel relativamente lontano 2017, il locale rimase chiuso a lungo per alcune operazioni di rinnovamento – e pertanto ci viene da pensare che, di fatto, un calo degli incassi fosse previsto e perfino fisiologico. Importante notare, per di più, che nei piani per il futuro figura un’altra chiusura temporanea per un tour in altri Paesi: sarà sufficiente a fare quadrare nuovamente i conti, o è meglio cominciare a sperare che il libro di ricette scritto recentemente da chef Redzepi diventi un inarrestabile best seller?
Scherzi a parte, gli stessi piani alti del Noma hanno dichiarato che la chiusura in perdita era decisamente prevista: “In queste circostanze, il risultato e lo sviluppo economico dell’azienda sono stati soddisfacenti” si legge infatti nel rapporto finanziario inerente al 2021. Ricordiamo, infatti, che l’anno passato è stato per la maggior parte ancora macchiato dall’imperversare della pandemia (sì, sappiamo che tra guerra e siccità poteva apparire come un ricordo quasi evanescente). Lo stesso Noma, infatti, “si aspetta un risultato migliore per il prossimo anno”.