Uno studio italiano, anzi, torinese, ha scoperto una proteina delle nocciole capace di scatenare allergie. La ricerca in questione è stata da poco pubblicata su Pediatric Allergy and Immunology, la rivista ufficiale dell’Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica.
La proteina in questione si chiama oleosina e si è visto che, in alcuni bambini, da sola può essere responsabile dello scatenarsi di sintomi allergici. Grazie a questa scoperta sarà possibile fare diagnosi più facilmente.
In Italia questa allergia è molto comune e visto che le nocciole sono utilizzate in molti prodotti (fra cui anche determinate creme spalmabili e biscotti di cui i bambini sono avidi consumatori), ecco che questo studio potrà dare una mano a evidenziare i soggetti allergici.
Il nuovo allergene scoperto, l’oleosina, è già stato depositato nella banca dati degli allergeni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Andando a leggere più nel dettaglio questo studio, scopriamo che l’allergia alle nocciole è assai diffusa in tutta l’Europa. Il problema è che gli allergeni lipofili come le oleosine sono solitamente sottorappresentati nei test diagnostici allergici.
Tramite elettroforesi, le proteine presenti nell’olio di nocciole crude e testate sono state analizzate, valutandone poi la reattività. Sono state così scoperte due nuove oleosine, di cui una, la Cor a 15 (denominazione secondo la nomenclatura degli allergeni dell’OMS/IUIS) è stata registrata come nuovo allergene. Lo studio ha anche permesso di capire che la tostatura delle nocciole provoca un aumento dell’immunoreattività di questa oleosina.