Fabio Fresia, titolare de La Costa Nocciole di Torre Bormida, in provincia di Cuneo, lancia l’allarme per le nocciole del Piemonte: fra rincari e possibili gelate tardive, ecco che i raccolti sono a rischio. E questo nonostante ora la fioritura sia migliore rispetto al 2021.
Fresia spiega che se la stagione prosegue come adesso, ci sono tutte le premesse per un buon raccolto. Tuttavia è troppo presto per fare previsioni: il caldo anomalo di questi giorni si teme che possa preludere a gelate tardive. Per stare più tranquilli bisognerà aspettare marzo e aprile, sperando poi che nel frattempo piova anche un po’.
Ma oltre alle bizzarrie del tempo, l’altra preoccupazione è quella relativa all’aumento dei costi di produzione. Non sapendo bene dove si andrà a parare, Fresia spiega che quest’anno hanno deciso di non aggiornare ancora il loro listino prezzi (nella sua azienda, oltre a produrre e raccogliere nocciole, le trasforma anche soprattutto per gelaterie e pasticcerie).
Tuttavia, pur volendo venire incontro ai clienti storici, già funestati dalla pandemia, ecco che la questione dei rincari desta preoccupazione. Il concime che usa nei suoi 25 ettari di terreno è passato da 45 a 95 euro al quintale: quando ordini 200 quintali questa differenza si fa sentire.
Idem dicasi per il gasolio: da 42 centesimi è passato a 97 centesimi. Che è la stessa cosa che Coldiretti e le varie associazioni di categoria stanno dicendo da un pezzo: i rincari avranno un forte peso su tutta la filiera, dal produttore al consumatore finale.